Juric, la verità sulla bufera Roma: “Litigi pesanti”. E tira in mezzo Pioli

L'incredibile rivelazione dell'allenatore giallorosso nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Torino

Dopo il pesante 5-1 contro la Fiorentina, Ivan Juric si gioca tutto nel posticipo della decima giornata contro il Torino. Una partita che potrebbe segnare il suo futuro alla Roma. Proprio di questo ha parlato nella conferenza stampa di vigilia: "A Firenze c'è stato un crollo emotivo dal mio punto di vista dopo 40 giorni di un buon lavoro. Se raccogliamo ciò che è successo in maniera positiva, possiamo prendere la strada giusta. Può essere una svolta come lo è stato per il Milan di Pioli quando ha preso 5 gol dall’Atalanta. Lui disse che aveva capito le cose e che hanno iniziato a lavorare in maniera differente".

Roma, Juric: "Stiamo facendo un buon campionato"

Juric ha quindi fatto un bilancio sull'inizio di stagione dei giallorossi: "In questi giorni ho visto e letto di tutto. Il Torino è una realtà consolidata, abbiamo fatto un bel lavoro per tre anni. In aggiunta ora gli acquisti sono stati buoni, stanno facendo un buon campionato e la squadra è di valore e ha idee. Dovremo essere preparati sia a livello tattico che emotivo. Se ci saranno cambiamenti? Io penso che la squadra in sette partite ha preso cinque gol. Se voglio fare un paragone con il Torino dello scorso anno, con questo modo di giocare ha preso 36 gol. Per me sono solo scuse, se non sono convinti i giocatori possono andarsene. Mi risulta però che sono tutti convinti e che vogliono fare bene".

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Juric: "Sono stati giorni di litigi pesanti"

L'allenatore croato ha poi fatto una clamorosa rivelazione sui problemi in spogliatoio negli ultimi giorni: "Sono stati giorni di litigi pesanti. Sono tutte cose che, secondo me, sono meglio che siano venute fuori. Ora abbiamo indirizzato il tutto anche a livello di pensiero. Cercherò di mettere la miglior squadra possibile per vincere la partita, ripartiremo alla grande. Sarà un momento di ripartenza importante per tutti quanti. Ci sono stati litigi e scontri, ma rimane tutto tra di noi. Non voglio parlare di questo". Spazio poi a un commento sulle recenti parole di Pellegrini: "Penso che ci siamo detti la verità, magari all'inizio in maniera violenta e poi in maniera ragionevole. Io sono l'allenatore, devo allenare e prepara la squadra per la partita. Il medico deve prendersi cura dei giocatori e i giocatori devono giocare. Ognuno ha un lavoro preciso e deve occuparsi di quello che fa. La definizione dei ruoli è importante".

Roma, Juric: "Non penso all'esonero"

Juric ha risposto anche ad una domanda sulla pressione per il possibile esonero: "Non ci penso. Faccio il mio lavoro poi quel che succede, succede. Penso che la rosa della Roma non possa permettersi esclusioni. Se ho contatti con la proprietà? Con il presidente ho parlato di tante ultimamente. Io non vedo mancanze societarie, anzi preferisco così. Prendendo le decisioni è la dirigenza a responsabilizzarti, il resto sono tutte distrazioni. Bisogna lavorare forte e questa è la cura giusta per riprendere in mano la situazione. Questa è la mia idea".

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Dopo il pesante 5-1 contro la Fiorentina, Ivan Juric si gioca tutto nel posticipo della decima giornata contro il Torino. Una partita che potrebbe segnare il suo futuro alla Roma. Proprio di questo ha parlato nella conferenza stampa di vigilia: "A Firenze c'è stato un crollo emotivo dal mio punto di vista dopo 40 giorni di un buon lavoro. Se raccogliamo ciò che è successo in maniera positiva, possiamo prendere la strada giusta. Può essere una svolta come lo è stato per il Milan di Pioli quando ha preso 5 gol dall’Atalanta. Lui disse che aveva capito le cose e che hanno iniziato a lavorare in maniera differente".

Roma, Juric: "Stiamo facendo un buon campionato"

Juric ha quindi fatto un bilancio sull'inizio di stagione dei giallorossi: "In questi giorni ho visto e letto di tutto. Il Torino è una realtà consolidata, abbiamo fatto un bel lavoro per tre anni. In aggiunta ora gli acquisti sono stati buoni, stanno facendo un buon campionato e la squadra è di valore e ha idee. Dovremo essere preparati sia a livello tattico che emotivo. Se ci saranno cambiamenti? Io penso che la squadra in sette partite ha preso cinque gol. Se voglio fare un paragone con il Torino dello scorso anno, con questo modo di giocare ha preso 36 gol. Per me sono solo scuse, se non sono convinti i giocatori possono andarsene. Mi risulta però che sono tutti convinti e che vogliono fare bene".

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