ROMA - Dopo il pareggio interno con la Juventus la Roma di Claudio Ranieri si prepara all'attesissimo derby in scena domenica (20:45). I giallorossi inseguono a 2 punti la Lazio di Baroni per una stracittadina ad alta tensione agonistica, le parole dell'allenatore romanista nella conferenza stampa: "Mi aspetto la Lazio che conosciamo una squadra forte, viva con buone individualità e buon gioco corale. Ho visto la partita e quando vai a quelle latitudini col freddo, ma soprattutto con quel tipo di campo paghi perché non sei abituato. Credo che la Lazio la partita di ritorno la possa ribaltare all’Olimpico - aggiunge - non cambierò il mio modo di giocare per un calciatore o per l’altro (in merito al ritorno di Castellanos). Sappiamo che la Lazio gioca un gioco corale e in verticale dove spingono in molti, per cui sappiamo quello che ci aspetta”
Che derby sarà?
"Io da quando sono arrivato ho detto che metto la squadra in campo per cercare di vincere e questo lo farò anche domani. Non vuol dire che sicuramente vinceremo, ma lotteremo per farlo, come abbiamo fatto con la Juventus. La Juventus è stata brava nei primi 20 minuti schiacciandoci e tenendoci là. Poi siamo usciti anche noi e abbiamo provato a trovare il gol. Poi hanno segnato loro e noi abbiamo risposto. Vuol dire che la squadra è compatta e forte e ha delle ambizioni. Io non prometto mi piace fare le cose sottovoce, ma facendo il massimo. Poi starà anche alla Lazio vedere cosa fare. Sì, ho detto che smetto. Sarà l’ultimo derby da allenatore - aggiunge - Io so che domenica è una partita importante. Io non guardo a quello che ho fatto ieri, guardo al futuro. Cercheremo di fare del nostro meglio. Se si riuscirà a vincere anche per un colpo di fortuna sarò contento, mi basta che i ragazzi lottino come pazzi".
Favorito? Era meglio giocare lunedì?
"Anche noi abbiamo fatto queste trasferte, ma non l’abbiamo detto a nessuno. La Lazio non credo sia in un momento difficile. Chi non ci dice che è andata a Bodo e pensava a noi. Mi aspetto una bella gara, tirata fino all’ultimo. Mi auguro solo che ci sia tanta sportività, che restino gli sfottò, i romani sanno essere geniali”.