Verdi tra Torino, Verona e Salernitana: il caso di fine mercato non si spegne

Il fallito ritorno del fantasista ha irritato i club che lamentano un malfunzionamento del portale Figc: pronto il ricorso
Verdi tra Torino, Verona e Salernitana: il caso di fine mercato non si spegne© Getty Images

TORINO - Forse è meglio che a Salerno si mettano il cuore in pace e non aspettino più nessuna risposta dalla Lega di Serie A in merito al “caso Verdi”. Semplicemente perché la Lega di Serie A non deve dare nessuna risposta, semplicemente perché la piattaforma che gestisce il deposito telematico dei contratti è gestita dalla Federazione e vi può accedere ogni Lega. E comunque gli addetti alla piattaforma e i commissari vari sostengono che fino alle 20, orario di chiusura delle trattative, tutto funzionava alla perfezione tanto è vero che negli stessi minuti è andato a buon fine il passaggio di Molina dal Monza al Bari. E, insomma, le pec e i ricorsi sembrano solo tentativi per alzare polveroni “distraenti” per sviare l’attenzione da ritardi e difficoltà che, ci mancherebbe altro, lastricano da sempre le ultime e farraginose ore del mercato. Da Verona, però, sostengono che il sistema sia andato in blocco mentre Verona, Torino e Salernitana stavano tentando di trovare l’accordo per il trasferimento last minute di Verdi. Una corsa contro il tempo che però si sarebbe arenata per i disservizi del portale, segnalati dai segretari delle società. Alla fine i documenti per il trasferimento non sono stati depositati in tempo e l’affare è saltato. Ma le società coinvolte, forti anche delle chat con i tecnici della Figc che non riuscivano a risolvere il problema, hanno presentato ricorso.

Il "caso Verdi"

In attesa degli sviluppi, quel che è certo è che il “caso Verdi” abbia contribuito ad alterare non poco l’umore di Danilo Iervolino. Il presidente dei campani si era infatti già accordato con Urbano Cairo (il cartellino di Verdi, in prestito al Verona, è controllato dal Torino) per definire il ritorno del fantasista in Campania. E anche il Verona non aveva intenzione di opporsi all’uscita di Verdi. Bastano i disservizi, che non hanno impedito altri depositi, a spiegare il disgusto? Di sicuro vi saranno chiarimenti. Quello di Verdi non è stato l’unico affare che la Salernitana non è riuscita a concretizzare. In uscita, per esempio, non c’è stato l’addio di Ivan Radovanovic, il centrocampista ha detto no al Cagliari di Claudio Ranieri. «Non se l’è sentita di scendere in B» ha spiegato il suo agente Federico Pastorello. Un altro giocatore granata che è rimasto costantemente sull’altalena del mercato per tutto il mese di gennaio è Federico Bonazzoli. A inizio mese è stato a un passo dalla Cremonese, poi è stato inserito in varie ipotesi di scambio e per tutto il periodo delle trattative è rimasto monitorato dalla Lazio per il ruolo di vice Immobile. A difenderlo, dopo le tensioni con Nicola, ci ha pensato anche Iervolino («è un patrimonio della società, la sua permanenza non è in discussione e siamo certi che sarà una risorsa fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati») ma in realtà tanto la sua mancata cessione quanto quella di Bothein (che ha deciso di non andare alla Sampdoria) hanno bloccato l’arrivo di Jovane Cabral. E se ora dovesse sbloccarsi la questione Verdi, qualcuno dovrebbe essere messo fuori rosa per fargli posto.

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