Mazzocchi, Salernitana e ora l'Italia tra addio social e calciomercato

Dai dilettanti al primo gol in Serie A, fino alla chiamata di Mancini: la stagione dell'esterno ha aperto gli occhi dell big
Mazzocchi, Salernitana e ora l'Italia tra addio social e calciomercato© LaPresse

Corsa, personalità e tanta voglia di scalare le montagne: il calcio di Mazzocchi è quello di un ragazzo che ha saputo superare le difficoltà. Dalla Serie D alla Serie A, fino alla chiamata di Mancini in Nazionale. Non è mai troppo tardi per vivere un sogno. L'esterno della Salernitana lo ha realizzato. Arrivato in città a gennaio del 2022 si è preso subito la piazza e in questa stagione ha indossato più volte anche la fascia di capitano. Con Davide Nicola ha contribuito al miracolo salvezza e in questo nuovo campionato si è consacrato e ha ricevuto la fiducia anche di Paulo Sousa. Il giocatore ha scritto anche un messaggio per i tifosi della Salernitana, che ha il sapore di addio: "Sono arrivato a Salerno con tanta ambizione e determinazione ma anche con tanta inesperienza. Grazie a voi ho raggiunto traguardi importanti , ho imparato ad ascoltare e ragionare. Ho capito cosa significa lottare assieme per una causa e che se vuoi raggiungere qualcosa di straordinario devi metterti in prima linea . Tutto questo mi ha responsabilizzato perché quando hai la fiducia sai che non puoi sbagliare .Grazie a voi ho potuto trasmettere il mio credo; non sempre le cose sono state rose e fiori, ma essere squadra non significa solamente allenarsi assieme, ma soprattutto rispettarsi e avere fiducia l’uno con l’altro. Mi avete dato tanto e spero anche io nel mio piccolo di essere riuscito a lasciarvi qualcosa. Grazie Salerno siete un popolo straordinario sempre".

Il primo gol con la Salernitana e l'Italia

Mazzocchi sulla fascia corre a ritmo di rock: è energia, entusiasmo e spontaneità. La copertina del suo album è il primo gol in Serie A contro l'Empoli: parte dalla sinistra, salta due uomini, vince un rimpallo e fa centro. Un mese di settembre che lo segnerà a vita, grazie alla convocazione di Mancini per le partite di Nations League. Fa anche l'esordio con l'Ungheria, un solo minuto che sembra un'eternità. Veste per la prima volta l'azzurro, dopo una carriera fatta di gavetta e tanto sacrificio. Elettrizzante in campo e intonato anche con il microfono in mano. Si è distinto per le sue doti canore nel rituale riservato agli esordienti. Tutti i nuovi arrivati devono infatti scegliere una canzone e cantarla di fronte a tutti, ma non a ritmo rock, bensì neomelodico napoletano. Una vera poesia, così come l'inizio della sua stagione.

L'infortunio e il ritorno in campo con Paulo Sousa

Un vero campione sa reagire anche di fronte alle difficoltà. Mazzocchi lo ha fatto. Nel momento migliore della sua stagione ha subito un grave infortunio. Dalla felicità per la nuova convocazione con l'Italia a novembre al buio per la rottura del legamento collaterale del ginocchio destro durante gli allenamenti prima del match poi perso contro l'Austria. Si è messo subito al lavoro dopo l'operazione e il 26 febbraio, dopo poco più di tre mesi, è ritornato in campo contro il Monza. Una forza di volontà che ora lo ha reso un pezzo pregiato del mercato e lo ha messo nel mirino di diverse big. Dai dilettanti al "pizzino" degli osservatori, ora "Pako" ha raggiunto la cima della montagna e spera di non scendere più.

 

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