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TORINO - «Il Milan ha speso duecento milioni sul mercato, ma contro di noi non ha mai tirato in porta: gli abbiamo fatto due belle zucche». Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero riavvolge il nastro della gara con il Milan ai microfoni di Radio Radio e non risparmia frecciate ai rossoneri: «Avevo pronosticato una nostra vittoria per 2-1. Loro non hanno mai tirato in porta, altrimenti avrei azzeccato il risultato. Il Milan e' una grande squadra, ma individualistica». Il numero 1 blucerchiato si è sbilanciato anche sulla corsa scudetto: «Secondo me lo scudetto va al Napoli, se non lo vince quest'anno non lo vince più. Deve cogliere l'attimo. La Roma? E' una grande squadra, ma si deve rimboccare le maniche. Contro l'Atletico sarei sceso negli spogliatoi e avrei menato a tutti».
SCHICK - Ferrero poi ha parlato del ruolo di Schick nella squadra giallorossa: «Tutti sappiamo che Patrik non è si allenato tanto con noi. A volte la voglia e l’entusiasmo ti portano a fare piccoli errori. L’hanno messo nella mischia, ma il ragazzo si deve allenare. Lui è una punta, non un esterno: quando Dzeko andrà in pensione, Schick diventerà il gioiello della Roma. Volendo può giocare con Edin, ma non è un esterno».
ATTACCO A LOTITO - Parole forti quelle poi pronunciate su Claudio Lotito, numero 1 della Lazio: «Il mio rapporto con Lotito? È una brava persona, intelligente, un grande lavoratore e imprenditore che ha fatto tante cose buone, ma ora è finito: adesso noi dobbiamo pensare alla Lega. Lotito deve piantarla di strillare: può farlo con gli altri, non con me - ha detto il numero uno del club ligure -. Mi deve stare a sentire, altrimenti lo prendo a scappellotti: la Lega è di tutti, non di un presidente o dell'altro. Lotito lavora venti ore al giorno, ma fa solo un gran casino e i risultati non si vedono. Ha l'arte delle chiacchiere, mentre noi dobbiamo produrre ricavi e riportare la gente allo stadio. Vi pare normale vedere l'Olimpico sempre vuoto? E poi bisogna cambiare la Legge Melandri che è sbagliata: sulla ripartizione dei diritti televisivi potrei insegnare a tutti, non c'è Lotito che tenga».