Walter Sabatini confessa: «Ho visto il paradiso, sembrava un supermercato»

Il ds della Sampdoria racconta il periodo della sua malattia: «Ero in coma. Se avessi preso un aereo per la Cina sarei morto»
Walter Sabatini confessa: «Ho visto il paradiso, sembrava un supermercato»© www.imagephotoagency.it

TORINO - «Ho visto il paradiso, sembrava un supermercato». Così il ds della Sampdoria Walter Sabatini ha confessato al Secolo XIX i dettagli della sua malattia: «Il mio corpo da anni mi mandava segnali clamorosi: quel sabato dovevo partire per la Cina, avessi preso quell'aereo sarei morto - ha raccontato -. Il venerdì notte tra cortisone in vena e ansiolitici mi avevano un po' stabilizzato poi sono sparito dalla vita. Mentre ero in coma penso di aver visto il paradiso, sembrava un supermercato». Sabatini è stato ricoverato in ospedale a causa di una crisi respiratoria ma ha ripreso a svolgere regolarmente il suo ruolo in società. L'ultimo ricordo di quel momento, ha aggiunto, «è uno scambio di messaggi con Osti. Ancora oggi non ho idea di ciò che i farmaci mi hanno fatto credere succedesse».

SMESSO DI FUMARE - Sabatini ha smesso di fumare e questo gesto lo ha turbato oltre ogni misura: «Sono costretto a prendere 15 tranquillanti al giorno perché non c'è un solo minuto del giorno in cui non penso alle sigarette, la mia vita era scandita dal fumo. Vivere senza è una tragedia ma ho un obbligo verso chi mi vuole bene», ha detto. Il ds sente di avere un grande debito di gratitudine con la Sampdoria. «Ferrero non mi ha mai fatto pesare la mia assenza. Non so se venderà, in quel caso mi farò da parte perché gli acquirenti hanno il diritto di lavorare con chi vogliono. Ma lo farei con dispiacere, quest'esperienza la ritengo ancora incompleta. Mi piacerebbe rimanere alla Samp e sabato tornerò al Ferraris».

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