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GENOVA - Una società sempre in vendita, una strategia di mercato che ha provocato i forti mal di pancia di Eusebio Di Francesco e - soprattutto - due pesanti imbarcate in altrettante gare di campionato. Cosa succede alla Samp, ultima in classifica (0 punti e ben 7 reti subite) in questo primo scorcio di Serie A? Se lo chiedono in tanti, in primis i tifosi che, mai come in questo momento, sperano nell'imminente cambio di proprietà e nell'ingresso del gruppo Vialli per tornare a respirare un po'. Anche se - dopo il blitz genovese della scorsa settimana da parte dello stesso Vialli al fianco degli investitori internazionali interessati al club - al momento le parti sono sempre distanti: Ferrero chiede 100 milioni cash per vendere la Samp mentre la Calcio Invest non sarebbe ancora arrivata oltre un'offerta da 80 milioni, anche considerando i 20 milioni di aiuto da parte di Edoardo Garrone per coprire i bonus legati all'operazione. Com'è noto però è stata sottoscritta una lettera d'intenti e la deadline, almeno per una trattativa in esclusiva, è fissata il 30 settembre: da qui alle prossime settimane insomma l'orizzonte sarà più chiaro.
Nel frattempo però si è chiuso un mercato che non ha entusiasmato e soprattutto il campionato è iniziato malissimo, con due brutte prove contro Lazio e Sassuolo. Di Francesco - che dopo la mancata permanenza di Giampaolo sembrava rappresentare un buon colpo da parte dello stesso Ferrero - non le ha mandate a dire nelle ultime settimane, anche pubblicamente, sulle esigenze della squadra e sui ritardi di mercato. Alla fine è comunque arrivato un esterno d'attacco come Emiliano Rigoni dallo Zenit, anche se in precedenza gli obiettivi più graditi al tecnico pescarese erano parsi altri: se Berardi - valutato 45 milioni dal Sassuolo e domenica scorsa autore di una tripletta proprio contro i blucerchiati - è stato sempre irraggiungibile, in realtà Ferrero ha tentato l'assalto (vano) a Simone Verdi sino a domenica sera, prima del successivo passaggio del calciatore dal Napoli al Torino.