Sampdoria, Ranieri si presenta: "Spero che Di Francesco non mi odii"

Così il nuovo allenatore dei blucerchiati: "Siamo ultimi, ma questo non è il nostro reale valore. Il debutto con la Roma? Quando entreremo in campo, passerà il mio amore per loro"
Sampdoria, Ranieri si presenta: "Spero che Di Francesco non mi odii"© Marco Canoniero

GENOVA - "Siamo onorati di presentare un grande uomo, ma soprattutto un professionista di grande spessore. La Sampdoria ha una storia importante, non ho fatto fatica a convincerlo. Ranieri lo abbiamo 'lisciato' già tanti anni fa. Siamo due romani che vogliamo il bene della Sampdoria". Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero apre la conferenza stampa del nuovo allenatore blucerchiato, Claudio Ranieri, ricambia i convenevoli: "A me dell'assetto societario non interessa: io penso a salvare la squadra. Quando indosso questa maglia, sono responsabile di quello che accade in campo. Ringrazio il Presidente che mi permette di allenare un club così orgoglioso. Sono un tifoso della Roma, ma la Sampdoria mi è sempre stata simpatica. La Sampdoria è sempre stata vicina a me". Poi, sugli obiettivi: "Le favole sono sintomo di un grande lavoro dietro. Io credo che noi allenatori, presidenti e atleti dobbiamo far sognare i tifosi. Facciamo un passo per volta. Sono stato chiamato per una squadra ultima in classifica. Sono convinto che questo non sia il reale valore della squadra. Io voglio dalla mia squadra il massimo. Chi darà il massimo potrà giocare. Bisogna ridare autostima, voglio il massimo in ogni allenamento. I miei giocatori non si devono arrendere mai. Le altre squadre possono vincere perché più bravi, ma noi dobbiamo essere più forti nel sacrificarci".

Samp, Ranieri: "Bello debuttare con la Roma"

Debutto con la Roma, nel giorno del suo compleanno: "Nel momento in cui entrerò in campo non ci saranno amori per la Roma, daremo il massimo". Sulla Samp: "Non pensavo di essere chiamato così presto, mi ero appena operato al ginocchio e questa è la mia medicina, sono stato sorpreso. Sono una persona positiva, doveva andare così. L'ultima mia squadra è stata la Roma e ricomincio da Roma, è un'altra bella cosa della mia carriera. Io sceglierò 11 giocatori che hanno voglia di lottare. Lo schema è figlio di quello che mi diranno i giocatori. L'importante è avere giocatori che credono in quello che fanno. Il sistema di gioco è l'ultima mia idea. Il carattere uno ce lo deve avere. Io posso solo aumentare. Quagliarella è un giocatore che fa la differenza. Lo scorso anno ha trovato un anno magico. Ma aiutati che dio ti aiuta. Lui è il capitano e deve essere il simbolo della Sampdoria. Deve far vedere la voglia di lottare e salvarsi, poi i gol arriveranno".

Ranieri: "La Sampdoria non sia il Fulham!"

Dopo lo scorso anno sulla panchina della Roma, Ranieri sostituirà nuovamente l'esonerato Di Francesco: "Spero che non mi odii, stimo tantissimo Eusebio, spero che trovi al più presto una squadra". Sulle difficoltà della Samp: "Credo che vada analizzato il tutto. Bisogna giocare da squadra e tutti devono aiutare il singolo. Parto da chi mi fa vedere la voglia di reagire. La voglia di dire 'Voglio restare in Serie A'. Io non sono venuto qui per crescere giovani, vengo per salvare la squadra. Io ho a disposizione 26/27 giocatori con caratteri differenti. Loro devono capire cosa voglio, io, loro e i tifosi dobbiamo trovare subito un gran feeling. Per fare questo dobbiamo mettercela tutta su ogni pallone. In questo momento manca l'autostima, noi ce la faremo se i tifosi ci staranno vicino, solo così possiamo riuscirvi. La Sampdoria non sia il Fulham! Lì avevo giocatori che non avevano giocato in Premier. A gennaio il Presidente per scegliere i giocatori usava degli algoritmi. Ma penso che sia necessario conoscere i giocatori e non usare i numeri. La Sampdoria è differente".

Samp, Ranieri: "Al Chelsea mi chiamavano aggiustatore"

Ranieri, si sente un aggiustatore? "Non mi dispiace come etichetta, me l'hanno data al Chelsea quando ho dovuto fare dei cambi a cui i tifosi e la società non erano abituati". Sul centro sportivo: "Il posto mi sembra un incanto nonostante la pioggia. Stanno rinnovando, questo va a dimostrazione del fatto che la società voglia migliorare la propria situazione. È importante avere tutto nel miglior modo possibile. Gli infortuni dipendono da mille cose: dipendono anche dal fisico dei giocatori". Sull'aumento di livello della Serie A: "Certamente è una difficoltà in più, ma è anche uno stimolo. Il calcio italiano sta tornando a grandi livelli, questo genera un campionato interessante. La Samp mi ha tolto uno Scudetto? Lo Scudetto del 2009/10 non torna più ma ormai è acqua passata. Quella stagione subentrai a zero punti e con il Livorno, poi retrocesso, conquistammo un solo punto su sei. Tutti si ricordano di quel Roma-Sampdoria, dove sbagliammo tanto nel primo tempo, ma era destino".

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