Ranieri: "Juve? Incognita Pirlo, ma resta la squadra da battere"

L'allenatore della Sampdoria: "Pensavo si tornasse alle classiche tre sostituzioni, ora cinque non servono più:avvantaggiano le grandi squadre"
Ranieri: "Juve? Incognita Pirlo, ma resta la squadra da battere"© Simone Arveda/Pegaso Newsport

GENOVA - L'allenatore della Sampdoria Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del primo impegno ufficiale in casa della Juve: "Per me sarà un debutto, perchè l'anno scorso sono subentrato a campionato in corso. Cominciarlo dall'inizio, per me, è motivo di orgoglio ed emozione, faccio questo mestiere appositamente. Certo, senza il pubblico mancherà qualcosa, ma pazienza - ha esordito -. Iniziamo contro la Juve, sarà una gran bella partita contro un nuovo allenatore a cui faccio tanti auguri. Siamo pronti a giocare e spingere, lottando: poi vincerà il migliore. È stata una preparazione anomala, subito dopo lo stress della scorsa stagione con tre partite a settimana e tanti viaggi. Ma quel periodo di vacanza che ho dato ai ragazzi è servito proprio per farli ricaricare sia fisicamente che mentalmente. Stavolta non riparto da zero, la squadra ha già una sua fisionomia ed ha cambiato pochissimo. Sono partiti solo Murru e Linetty, mi aspetto nuovi arrivi, ma lo zoccolo duro c'è. Siamo a buon punto e sono soddisfatto del lavoro fatto fin qui".

"Cinque sostituzioni? Pensavo si tornasse alle classiche tre..."

Ancora Ranieri: "La Juventus è la squadra da battere per tutti quanti, hanno vinto lo scudetto nove di fila e cercheranno il decimo. C'è l'incognita Pirlo, quando si cambia allenatore ci vuole sempre un po' di tempo per capire cosa vuole, ma i giocatori che la Juve sono grandiosi e sapranno come sbrogliarla. Diciamo che ci sono diverse squadre che vogliono competere con loro e il gap si è un po' assottigliato: sono sicuro che vedremo un bel campionato. Io sono stato uno dei primi a chiedere le cinque sostituzioni, ma lì c'era l'incognita Covid e non sapevamo come i giocatori avrebbero potuto rispondere dopo aver lavorato solo a casa. Ora penso non servano più, pensavo si tornasse ai classici tre cambi. Le cinque sostituzioni logicamente avvantaggiano le squadre e le rose più forti". Sul mercato: "In questo momento è difficile per tutti e non solo per la Sampdoria. Sono ritornati tanti giocatori in prestito e ognuno cerca di racimolare il meglio che può. Io mi aspetto altre entrate e il presidente si sta battendo per darmi una mano. I tifosi sono l'anima del calcio e senza di loro sarà bruttissimo. A loro dico di starci ancora vicini, cercheremo di dargli le soddisfazioni che non avete avuto l'anno scorso".

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