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GENOVA - Del doman non v’è certezza. Almeno per Fabio Quagliarella e Claudio Ranieri. In una Sampdoria che - a suon di rinnovi - sta già pianificando il futuro e si sta rafforzando in vista di possibili cessioni estive, resta ancora da definire il destino dei due uomini più rappresentativi tra campo e panchina. «Ranieri per me è una persona speciale. Una persona importante. E per parlare di rinnovi c’è tempo. Quagliarella? Uguale. Lo amo ma dobbiamo aspettare» le parole di ieri del patron doriano Massimo Ferrero che sembra aprire quella che rischia di diventare una doppia telenovela.
Se il club blucerchiato ha condotto in porto nelle ultime settimane i prolungamenti di Colley, Augello (2025), Yoshida e Ekdal (2022) oltre al rinnovo ormai definito di Verre (2024), ora i due grandi punti interrogativi restano aperti su due figure chiave della squadra. “Dobbiamo aspettare. Per i rinnovi c’è tempo” dice Ferrero, facendo capire come la Sampdoria in questo momento debba fare i conti con le due operazioni a livello strettamente economico ma anche - va detto - lasciando aperte entrambe le porte. Quagliarella ha compiuto 38 anni da pochi giorni, non è più un ragazzino ma - nella sua seconda avventura in blucerchiato - ha messo insieme numeri da record (78 gol in 171 gare dal 2016 ad oggi, titolo di capocannoniere di A nel 2019) e solo nell’ultimo anno solare ha segnato qualcosa come 15 gol.
Non sembra esserci troppa fretta nemmeno sul fronte Ranieri: anche l’allenatore romano al momento è sotto contratto sino a fine giugno. «Possiamo discutere di un altro anno. Non firmo contratti più lunghi, non voglio essere di peso a nessuno» il messaggio che era arrivato nei mesi scorsi dallo stesso Ranieri [...]
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