Samp nella bufera: “Ferrero? Fa da solo”

Il Cda si smarca dalla sua presenza e valuta le dimissioni: “Nessuno sapeva né ha avallato”
Samp nella bufera: “Ferrero? Fa da solo”© ANSA

GENOVA - Il consiglio d'amministrazione della Sampdoria prende le distanze dal blitz al “Ferraris” di Massimo Ferrero che lunedì - in occasione del match con la Roma - si è rivisto allo stadio dopo dieci mesi tra la contestazione dei tifosi. Un'arrabbiatura che era sembrata evidente già nel corso della gara, con l'attuale presidente Marco Lanna che si era allontanato dalla tribuna vip non appena aveva visto arrivare (intorno al 20' del primo tempo) l'ex patron ma a tutt'oggi ancora proprietario del club attraverso un trust, e che è stata confermata in un comunicato. “Il Consiglio di Amministrazione informa che la presenza allo stadio del signor Massimo Ferrero non era programmata nè in alcun modo avallata dal Consiglio stesso nè da alcun dipendente della società” si legge in una nota che spiega la posizione dello stesso Lanna e dei consiglieri Gianni Panconi, Antonio Romei e Alberto Bosco. "Il Cda ribadisce di aver sempre operato in totale unità, indipendenza e autonomia nella gestione della società" si legge nel comunicato che poi lascia aperte le porte a clamorosi sviluppi: "Nei prossimi giorni il Cda compatto verificherà se sussistono ancora le condizioni per la prosecuzione del proprio incarico nel rispetto dei suddetti presupposti avendo come unica finalità la tutela dell'UC Sampdoria". Il blitz a Marassi di Ferrero - ufficialmente interdetto da ogni attività imprenditoriale, attualmente a processo a Paola (Cosenza) con l'accusa di bancarotta fraudolenta - ha mandato su tutte le furie l'attuale board blucerchiato, nominato in via emergenziale lo scorso dicembre dopo l'arresto dello stesso Ferrero nell'inchiesta calabrese.

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Un cda formato da professionisti che - eccezion fatta per Lanna, uno degli scudettati del '91 e uomo particolarmente amato dalla piazza - negli anni precedenti avevano comunque lavorato al fianco di Ferrero o per conto di Ferrero, ma che rischia di rispondere in prima persona di fronte ad eventuali conseguenze negative per la società. Il blitz di Ferrero ha messo in imbarazzo il cda anche perché potrebbe mettere in pericolo la linea di credito delle banche che sinora ha permesso alla Sampdoria idi rispettare le scadenze dei pagamenti. Un episodio che potrebbe portare il cda o almeno uno o più consiglieri a rassegnare le dimissioni, ma a quel punto l'intero cda cadrebbe per statuto e le difficoltà (anche in termini di garanzie bancarie) sarebbero anche superiori. Situazione delicata pur nel contesto di una gestione non priva di ombre: se il cda in diverse situazioni ha cercato di smarcarsi da Ferrero, in altre occasioni (su tutti gli auguri al figlio, poi rimossi dal sito, lo scorso agosto) non sono mancati i punti d'interrogativi sui rapporti ancora esistenti con l'imprenditore romano. Una situazione resa ancor più complicata dalla mancanza di offerte concrete per l’acquisto della Samp dopo il ritiro in estate del fondo americano Cerberus e con la telenovela sul gruppo Di Silvio/Al Thani: il trustee Gianluca Vidal attende un bonifico da 40 milioni (la cifra che rientra nei concordati di due società di Ferrero a rischio fallimento) per avviare le procedure di cessione del club. I contatti col procuratore dello sceicco del Qatar vanno avanti, al punto che i potenziali compratori si sono avvalsi anche di uno studio di consulenza in Italia piuttosto noto. Però si aspettano sempre i passi concreti: l’intermediario Di Silvio ha annunciato entro domani l’arrivo del bonifico.

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