Caro Ferrero, la Samp non merita tutto questo

Da troppo tempo il travaglio societario si trascina senza sosta, senza che all'orizzonte appaia una soluzione, chiara, limpida, definitiva sul futuro del club blucerchiato. La Samp appartiene alla storia del calcio italiano, vanta una tifoseria splendida e così appassionata da non avere mai lasciato sola la squadra nemmeno per un attimo, mentre in meno di un mese, la società è piombata nel dolore per la scomparsa di Mihajlovic, Vialli, Bernasconi. Ferrero esca dal limbo e dica chiaramente che cosa intenda fare.
Caro Ferrero, la Samp non merita tutto questo© ANSA

La Sampdoria vive uno dei periodi più travagliati e più dolorosi della sua storia. In meno di un mese, l'hanno colpita tre lutti: il 16 dicembre MIhajlovic, il 6 gennaio Vialli e il 10 gennaio Bernasconi. Tre simboli di epoche diverse, tre Bandiere nel cuore di una tifoseria così splendida e così appassionata da non avere mai lasciato sola la squadra, nemmeno per un attimo, anche nel momento più duro. Nel frattempo, la crisi della proprietà Ferrero si è avvitata su se stessa in una ridda di ipotesi, congetture, voci, nomi apparsi e poi scomparsi senza soluzione di continuità. L'ultima indiscrezione, fonte Sportitalia, indica l'imprenditore Max Rendina e la sua Motor Sport Italia. quali possibili partner di Ferrero "nella selezione e ricerca di sponsor o altri interlocutori commerciali". In questa situazione di permanente incertezza, si capisce perché sia davvero ammirevole la caparbietà e l'orgoglio con cui, dal 27 dicembre 2021, Marco Lanna tiene il timone, nella speranza che il vento soffi finalmente nella giusta direzione.

Lunedì scorso, a Cremona, il presidente ha ricordato Vialli con parole toccanti: "Luca era un fratello molto vicino,  conosceva benissimo la Sampdoria. Avrebbe dovuto fare il presidente  nella trattativa con gli americani. In quest'anno di presidenza  ci siamo scambiati tante telefonate, messaggi, gli hi chiesto tanti consigli.  È stato un compagno di viaggio importante, come lo era stato da giocatore.  È sempre stato una persona da seguire con la sua positività, l'intelligenza e il sorriso.  Anche negli ultimi anni, nonostante la malattia trasmetteva una grandissima forza. Luca è stato  una delle prime persone con cui ho parlato dopo che sono diventato  presidente della Samp per chiedergli dei consigli. Nel modo di agire e  di comportarsi era un manager vero, era pronto per fare il presidente  e gli dicevo che stavo solo scaldando la sua poltrona. Era il suo sogno,  purtroppo non è riuscito ad arrivarci. A me dispiace tanto e quello che  cercherò di fare è portare avanti questi anni di confronti per far tornare  la Samp agli antichi fasti". Ecco, caro Ferrero, anche per questo non perda più tempo. Dica con chiarezza che cosa intenda fare. Assicuri alla Samp un futuro degno del suo passato. Onori la memoria di chi l'ha resa grande. Ma faccia presto.

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