Samp, perché Garrone può essere l'ultima ancora di salvezza

Mentre la situazione doriana si fa sempre più preoccupante, l'ex presidente ha rotto il silenzio, prendendo posizione sulla crisi del club e aprendo uno spiraglio: "In presenza di progetti seri, sostenibili e ideati solo per il bene della Samp, all'interno di un pool di investitori, noi ci siamo stati (prima con Vialli e poi con il Fondo Merlyn) e potremmo esserci anche in futuro". Ma ora bisogna fare presto.
Samp, perché Garrone può essere l'ultima ancora di salvezza© ANSA

Il 12 giugno 2014, nel suo ultimo giorno da presidente e proprietario della Sampdoria, prima di cedere il passo a Massimo Ferrero, Edoardo Garrone si congedò con queste parole: "In dodici anni di gestione della Sampdoria da parte della famiglia Garrone, ho l'orgoglio di poter dire che è come se avessimo salvato due volte la società: la prima, con mio padre alla guida, è avvenuta l'11 gennaio 2002; mentre la seconda volta è riconducibile alla retrocessione di tre anni fa. Quella discesa in B, con la fuoriuscita di alcuni dei collaboratori che per nove anni hanno guidato la società, ha causato una voragine, sia a livello amministrativo sia di finanze. Tutti questi anni alla guida della Sampdoria ci sono costati fatica, sudore, qualche amarezza e anche qualche soddisfazione. La mia famiglia ha speso molte forze in questo progetto, perché ci siamo mossi in un mondo che è molto ma molto diverso da quello che siamo abituati a conoscere. Avevo preso un impegno con mio padre e con la mia famiglia, e ho fatto del mio meglio".

La Sampd'oro

Questi sono giorni molto imprtanti nella storia della Samp. Il 21 gennaio 2023 è stato commemorato il decimo anniversario della scomparsa di Riccardo Garrone, padre di Edoardo, indimenticabile presidente gentiluomo, già sponsor della Sampd'Oro di Mancini & Vialli nell'era di Paolo Mantovani, straordinario protagonista di una storica epopea blucerchiata. Il 21 e il 22 gennaio 2023, a Genova una moltitudine di tifosi doriani ha onorato Gianluca, partecipando alla Messa per lui celebrata nella chiesa del Gesù e, prima della partita con l'Udinese, a Marassi, teatro di uno struggente tributo, alla presenza dei compagni di squadra del fuoriclasse spentosi il 6 gennaio scorso a Londra. Il 23 gennaio 2023, rompendo un lungo silenzio, Edoardo Garrone ha preso posizione sulla crisi della Sampdoria dopo che anche la terza convocazione dell'assemblea degli azionisti è andata deserta e incombono scadenze che non possono più essere rinviate. Il comunicato di Garrone rende onore alla figura di Vialli che per due volte cercò di acquistare la Samp della quale sarebbe stato sicuramente un grande presidente.

I due tentativi

Il comunicato di Garrone rende onore alla figura di Vialli che per due volte cercò di acquistare la Samp della quale sarebbe stato sicuramente un grande presidente, coronando un grande sogno.. Scrive Garrone: "È stato normale per me, anche per il rapporto di reciproca stima con Gianluca Vialli, rispondere "presente" quando mi chiese di aiutarlo nei suoi tentativo di acquisizione della Sampdoria nel 2019, supportandolo nelle trattative e impegnandomi con lui a sottoscrivere una quota dell'investimento insieme ad altri importanti soggetti internazionali. Tutti vi ricorderete i continui tira e molla e rialzi di Massimo Ferrero che portarono Gianluca Vialli dopo quasi un anno e ben due tentativi a ritirare le importanti offerte".

Barnaba, il Lilla e Ferrero

Il racconto di Garrone è dettagliato: "Quando Alessandro Barnaba, i primi giorni di ottobre del 2022, mi chiese di incontrarlo perché interessato a valutare l’acquisizione della UC Sampdoria con il suo fondo Merlyn Partner fui ben lieto prima di aiutarlo a comprendere meglio il contesto generale e successivamente di ascoltare e valutare il suo piano. La proposta del Fondo Merlyn era caratterizzata da un piano industriale molto serio per il salvataggio della società e il rilancio della squadra e prevedeva per la sua realizzazione una serie di condizioni e il rispetto di una precisa tempistica, ben spiegate nel comunicato stampa di Merlyn del 5 gennaio scorso. Anche in questo caso, come già avvenuto alcuni anni prima con l’operazione Vialli, considerata la qualità del progetto e le professionalità in campo ci siamo resi disponibili a valutare la sottoscrizione, tramite la nostra holding di partecipazioni San Quirico, di una quota insieme ad altri investitori internazionali, qualora le condizioni ben evidenziate da Alessandro Barnaba per rendere fattibile l’operazione si fossero verificate. Questo scenario, come tutti noi ben sappiamo, non si è avverato. La proposta di Barnaba e di Merlyn Partner non è stata presa in considerazione né dalla proprietà che ha evidentemente altri obiettivi ma certamente non quelli del salvataggio della società e il rilancio della squadra, né dal CDA che con il suo rifiuto ha condannato al fallimento quella che era l’ultima, l’unica e la migliore soluzione in grado di garantire un futuro positivo per la Sampdoria. Invece sono state diffuse tante ipotesi confuse, non chiarite e mai verificate da parte di vari soggetti (comprese le banche coinvolte) che hanno generato un clima di immotivate false speranze nascondendo pertanto il vero stato di salute della Sampdoria. Più volte negli ultimi giorni, riprese poi da più fonti giornalistiche, sono stato coinvolto, falsamente e strumentalmente, in fantasiosi progetti che non mi vedono in alcun modo presente. Le condizioni poste da un professionista come Alessandro Barnaba, con un track record unico in Europa (il caso del Lille è emblematico e rappresenta una delle storie più belle di salvataggio, conseguente rilancio e vittoria di un campionato di calcio in meno di 2 anni), insieme al suo piano industriale, erano la chiave per il successo di questa difficilissima operazione di salvataggio".

"Potremmo esserci in futuro"

La mancata accettazione del piano, delle sue tempistiche e condizioni ha condannato la società ai drammatici scenari che erano stati già ben ipotizzati e descritti da Barnaba nelle precedenti settimane. Come dimostrano le vicende qui brevemente menzionate, in presenza di progetti seri, sostenibili e ideati solo per il bene della Sampdoria, all’interno di un pool di investitori, noi ci siamo stati (prima con Vialli e poi con il Fondo Merlyn) e potremmo esserci anche in futuro. Il contesto generale di oggi è purtroppo molto lontano da questo scenario e le conseguenze delle decisioni che hanno portato al fallimento dell’ultima trattativa per il cambio di proprietà e per dare alla Sampdoria il futuro che merita sono solo da imputare all’attuale proprietà e al suo Cda". Al di là della contrapposizione frontale con Ferrero in primis e con l'attuale Cda, ciò che conta ora, nell'interesse fondamentale della Sampdoria, patrimonio assoluto del calcio italiano, è il riferimento a un nuovo, possibile scenario che, in extremis, possa imprimere una svolta finalmente positiva:; "In presenza di progetti seri, sostenibili e ideati solo per il bene della Sampdoria, all’interno di un pool di investitori, noi ci siamo stati (prima con Vialli e poi con il Fondo Merlyn) e potremmo esserci anche in futuro". Ora, però, bisogna fare presto. Il tempo sta per scadere.

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