Di Francesco: «Sassuolo, proviamo a battere il Milan»

Il tecnico: «La gara contro i rossoneri è un appuntamento importante e non vogliamo sfigurare. Ce la giocheremo a viso aperto, come sempre, senza tanti cambi di formazione. Non sarà facile, ma ci proveremo»
Di Francesco: «Sassuolo, proviamo a battere il Milan»© Foto Liverani

SASSUOLO - Milan-Sassuolo non è una partita come le altre. Non solo perchè il Milan vuole vendicarsi dell'affronto subito all'andata (4-3 al Mapei Stadium con poker di Berardi) ma anche perchè lo stesso presidente dei neroverdi Squinzi non ha mai nascosto le sue simpatie per il Milan. Il numero uno neroverde proprio domani festeggerà il suo compleanno e quale regalo migliore di una vittoria dei suoi a San Siro? Impossibile? Non per Di Francesco che raccoglie la sfida e carica i suoi: «E' un appuntamento importante per noi - spiega il tecnico - Ci teniamo tutti a fare bene, a partire dal presidente, che crede in questa sfida e non vuole sfigurare. Per quel che mi riguarda posso solo dire che arriviamo a questa partita nel momento più bello dell'anno, che non ci risparmieremo e che vogliamo giocarcela a viso aperto, come sempre». Pochi cambi di formazione, eccetto tra i pali, nonostante le sensazioni della vigilia parlassero di un possibile turn-over: «Non è detto che farò giocare chi ha giocato meno - dichiara Di Francesco - sicuramente giocherà Pomini in porta, ma per il resto non farò tanti altri cambi. Sono contento di aver fatto tanti punti, ma non sono uno che si accontenta: penso a domani, voglio fare la partita cercando di vincerla, anche se è chiaro che il Milan lì davanti ha grandi giocatori». 

 


LIETO FINE -Una stagione al cardiopalma per il Sassuolo, più volte sul punto di crollare in B e poi invece rialzatosi con grande grinta e determinazione sotto la sapiente regia del suo allenatore: «L'atteggiamento e l'ambiente ci hanno portato ad ottenere la salvezza - confessa Di Francesco - . All’inizio della stagione siamo partiti male, poi siamo cresciuti e abbiamo capito la categoria in cui ci trovavamo. I ragazzi hanno vissuto momenti altalenanti, hanno avuto delle vicissitudini, come il cambio di allenatore, che non hanno certo aiutato. Comunque siamo contenti, tutto è bene quello che  finisce bene». Infine, un pensiero ai tifosi, che lo hanno a lungo festeggiato domenica scorsa, senza però chiarire alcunché sul suo futuro: «Il ricordo più bello del giorno della salvezza è stato sicuramente quando lo stadio ha riconosciuto il mio lavoro e il modo di pormi e di fare - dice - questa è per me la soddisfazione più grande. Ringrazio i tifosi per l'attaccamento alla squadra, mi piacer vederli venire all’allenamento. Il mio futuro? La prossima settimana mi incontrerò con la dirigenza»

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