Serie A Sassuolo, De Zerbi: «Non siamo ancora fuori dalla zona calda»

Il tecnico: «Per salvarci serve vincere con il Parma e forse non basta. Rimpianti? Avremmo potuto vivere più sereni il finale di stagione, ma dobbiamo rispettare la nostra identità»
Serie A Sassuolo, De Zerbi: «Non siamo ancora fuori dalla zona calda»© www.imagephotoagency.it

SASSUOLO - Alla vigilia di Sassuolo-Parma, sono tante le aspettative dei tifosi neroverdi per i loro discontinui beniamini. "Mi aspetto una partita difficile, in cui vogliamo cercare di fare bene e vincere, per allontanarci dalla zona calda, perchè ancora non siamo fuori - esordisce Roberto De Zerbi in conferenza stampa - Dobbiamo prestare attenzione, perchè sappiamo le difficoltà che possiamo incontrare. Per salvarci serve vincere domani e forse non basta. Dovremo fare la partita rispettando la nostra mentalità e la nostra identità, non dobbiamo cambiare ma migliorare, ci ha portato vantaggi essere quello che siamo stati tutto l'anno. Il Parma è forte, va affrontato con la massima attenzione, con la voglia di non lasciare spazi, voglio un Sassuolo attento, paziente, determinato e consapevole della propria identità, e lo ripeto volutamente per la seconda volta". Sulla condizione dei suoi: "Duncan ha saltato i primi giorni della settimana, ma è rientrato a pieno regime, Babacar non si è allenato oggi per un problemino, è da verificare, se non ci fosse dal 1', Matri e Djuricic offrono le stesse garanzie, seppure con caratteristiche diverse". I neroverdi si sono fatti la fama di squadra sprecona: "Pesa per la classifica, perchè potremmo vivere con più serenità il finale di stagione. Ma è anche vero che da lì passa il nostro miglioramento individuale e di collettivo, non siamo ancora all'apice della nostra maturazione, quando lo saremo non è detto che non prenderemo gol nel finale, ma magari con altre dinamiche, rispetto a quelle viste con Lazio, Bologna, Fiorentina, Napoli".

LA LAZIO - Il pareggio con la Lazio ha fatto tanto discutere: "La gara da fare era quella, della Lazio andavano rispettati i valori, che sono tra i più alti del campionato. Poi noi dobbiamo rispettare la nostra identità, che vuol dire credere in essa quando le cose vanno bene e quando vanno male, all'inizio e alla fine del campionato, rispettare la nostra identità e la nostra storia è una cosa a cui aggrapparsi sempre. Il Sassuolo quando mi ha chiamato, sapeva che idea di calcio avevo io, e ha scelto una certa strada per arrivare il risultato, al quale si può arrivare in diversi modi. Credo che la squadra si riveda e si rispecchi nella strada che ho scelto io, e quindi si va avanti su quella strada anche nel momento topico". Sulle osservazioni di Capello e Allegri sul troppo uso del portiere in Italia, De Zerbi dice la sua: "Il Sassuolo ha fatto 46 gol, non penso che da questo punto di vista abbiamo grandissimi margini di miglioramento, abbiamo portato 18 giocatori al gol, negli anni scorsi non è che ci siano stati giocatori da 15-20 gol, per cui non penso che questo condizioni la fase offensiva e neanche quella difensiva, ma questa è un'idea mia e ognuno nel calcio può dire e fare quello che vuole, rispetto le idee degli altri. Il nostro diciannovesimo marcatore chi sarà? Non è una gara a chi segna prima, ma di sicuro Bourabia e Magnanelli lo meriterebbero, ma anche Giacomo Magnani che ha fatto il salto dalla C2 alla A, non ha giocato per un po' e si è rivisto con personalità contro la Lazio e meriterebbe una soddisfazione personale".

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