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SASSUOLO - "Siamo un po' stanchi e non ho deciso la formazione: dobbiamo capire chi non ci sarà, vogliono venire tutti perché ci teniamo a fare una grande partita, cercando di fare quello che sappiamo e cercare di fare più punti possibili". Lo ha dichiarato il tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi in vista della prossima partita di campionato con la Lazio: "Siamo venuti fuori dalla partita di Bologna felici perché abbiamo vinto giocando una grande partita contro una squadra forte. Qualcuno è uscito malconcio, qualcun altro ci sarà con la Juve mercoledì, qualcun altro può giocare parte di gara o dall'inizio: vedremo cosa fare. Andrà in campo una squadra che, rispettando la Lazio, deve avere voglia di far punti. Dai miei mi attendo corsa, gioco, senza stancarsi: la palla non si stanca, gli avversari sì invece, coraggio, convinzione, vedersi, immaginare di uscire dall'Olimpico con i punti. E soffrire: ci saranno dei momenti in cui il vento soffierà forte e bisognerà aggrapparsi, ai compagni o alle motivazioni. Cambi? La qualità della rosa è alta. Domani ci saranno tanti cambiamenti rispetto all'ultima gara. Bologna? E' la partita da ricercare sempre, come voglia di pressare, giocare e attenzione difensiva. Se vogliamo migliorare dobbiamo rivedere spesso il primo tempo".
Lazio? Resta una grande squadra
"La Lazio resta una grande squadra, nonostante gli ultimi risultati: restano la seconda forza del campionato, è sempre forte, i giocatori sanno cosa devono fare e migliorano di anno in anno come organizzazione e convinzione. Sono diventati una squadra top non solo in Italia, ma anche in Europa. Lo sanno un po' tutti ma questo lo erano anche Juve, Inter e Atalanta, quindi cambia poco. Il calcio è bello perché il verdetto arriva sempre dal campo: ci piace vederci in classifica là, ma non è ancora finita perché ci possono scavalcare da dietro ma possiamo scavalcare noi davanti. Anche domani mancheranno diversi giocatori, ma non mi piace lamentarmi, quelli che saranno in campo sono in grado di andare lì a fare una gara con le nostre armi. E' un periodo da fare in apnea, senza farsi prendere dalla stanchezza, dalla tensione. La mia preoccupazione è gestire la rosa al meglio e di schierare una formazione che sappia cosa fare e che abbia energie per correre e chiaramente limitare gli infortunati. Questo aspetto alla lunga conterà: avere tutti sani vuol dire far ruotare tutti, se ti manca un tassello qualcuno non può mai riposare".