Sassuolo, Ciervo: "Sono nel posto giusto per crescere"

Il neo acquisto dei neroverdi: "Il modulo di Dionisi è perfetto per le mie caratteristiche: posso dare tanto alla squadra"
Sassuolo, Ciervo: "Sono nel posto giusto per crescere"© https://www.sassuolocalcio.it/

SASSUOLO - "Il primo impatto è stato bellissimo sono stato accolto benissimo da staff e compagni": Riccardo Ciervo si è già immerso a fondo nel mondo Sassuolo, squadra a cui è approdato nel mercato invernale appena chiuso. Per l'attaccante classe 2002 i neroverdi rappresentano l'occasione di esplodere finalmente nel calcio che conta: "Non vedo l’ora di cominciare - assicura durante la conferenza stampa di presentazione - sono convinto di poter dare molto qui, anche perché il mister, che ritengo tra i migliori in circolazione, usa un modulo che mette in risalto le mie caratteristiche. Sono un esterno veloce e con tecnica, per me è indifferente giocare a destra o a sinistra. Voglio crescere come calciatore e dare una mano alla squadra a fare il meglio, sarò di certo molto stimolato dall’avere accanto giocatori molto forti come quelli che ci sono qui. Il numero 11 mi ha sempre portato fortuna fin da piccolo, per questo l'ho scelto. E poi è quello che ho sempre indossato". Sin dai primi passi nel mondo del calcio, mossi nella provincia laziale: "Ho iniziato alla Polisportiva Carso - ricorda Ciervo - in provincia di Latina, e devo molto a mister Del Prete. Giocavamo su campo di terra in cui mi sono fatto le ossa, poi dopo 6 anni c’è stato il passaggio alla Roma ed ero emozionato. Lì ho imparato tante cose, sia come persona che come calciatore: non smetterò mai di ringraziare la società, dove il mio punto di riferimento era Lorenzo Pellegrini che mi ha dato tanti consigli, tra i quali quello di venire al Sassuolo. Ma in realtà non mi è servito pensarci molto prima di accettare. Il primo allenamento con la prima squadra giallorossa è stato emozionante, perché c’erano tanti grandi giocatori sul campo con me. Avevo il cuore a duemila. Il passaggio alla Sampdoria è stato altrettanto importante, ricordo che all’esordio con il Napoli ero molto emozionato. Ringrazio la società per avermi permesso di vivere la prima esperienza vera tra i grandi".

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