"Berardi non è un alibi": Dionisi e la conferenza Sassuolo-Salernitana

L'allenatore ha presentato la gara valida per la dodicesima giornata di Serie A parlando anche del rendimento del capitano dei neroverdi

Sassuolo-Salernitana è alle porte. Domani, sabato 11 novembre, alle 18:30 i neroverdi sfideranno i granata al Mapei Stadium nella gara valida per la dodicesima giornata di Serie A. A presentare il match, che arriva dopo la sconfitta in trasferta contro il Torino (2-1), ci ha pensato Alessio Dionisi in conferenza stampa: "Veniamo da una partita dove abbiamo fatto male, abbiamo fatto il contrario di quello che avremmo dovuto. Dobbiamo riscattarci".

Sassuolo-Salernitana, Dionisi: "Indisponibili Matheus Henrique e Obiang"

Sui prossimi avversari: "La Salernitana ha giocatori bravi. Ha cambiato spesso sistema di gioco e sono difficili da studiare. Possiamo apettarci di tutto. Hanno interpreti sono importanti, soprattutto davanti. Per quanto riguarda noi, a parte Matheus Henrique e Obiang dovrebbero esserci tutti".

Dionisi ha aggiunto: "Giocare di sabato avendolo già fatto lunedì non è piacevole, ma in questo momento non dobbiamo badare a questo, sarebbe una pochezza generale. Quando non fai bene non dovresti vedere l'ora di rigiocare, al tempo stesso avresti anche bisogno di più tempo per preparare tatticamente la squadra, ma va bene così. Meglio rigiocare subito per metterci alle spalle la partita di lunedì"

Sassuolo-Salernitana, Dionisi: "Non siamo in crisi"

Guai a parlare di crisi: "Non è il periodo migliore dal punto di vista dei risultati. Io non sono mai preoccupato, se lo fossi dovrei alzare la mano, perché con la preoccupazione prendi decisioni sbagliate e affrettate. Io difficilmente sono contento, ma so riconoscere i momenti più o meno difficili e starci dentro, dobbiamo imparare a fare questo. Questi momenti non ti devono piacere, se ti piacciono troppo forse sei un po' masochista. Noi non siamo in un momento positivo ma non siamo in crisi".

Su Berardi"La squadra ha bisongo di Domenico ma anche lui ha bisogno della squadra, se a incidere è solo uno poi si diventa prevedibili. Dobbiamo fare un'analisi su noi stessi. Tutti possiamo fare di più, io per primo, e nel tutti c'è dentro la squadra, compreso Domenico, ma anche gli altri. Ovvio che lui è particolarmente importante, non è l'unico giocatore che può determinare ma se ci rifugiamo su un solo giocatore gli altri potrebbero trovare un alibi ma non è così".

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