Spal, Mattioli: "Tornare in campo vorrebbe dire che le cose sono migliorate"

Il numero uno estense: "Il mio silenzio? Con proprietà e dirigenti abbiamo preferito tacere in attesa che la situazione migliorasse"
Spal, Mattioli: "Tornare in campo vorrebbe dire che le cose sono migliorate"© LAPRESSE

FERRARA - Walter Mattioli, presdiente della Spal, in un sentito videomessaggio pubblicato sull'account twitter del club estense, ha affrontato il tema Coronavirus e la possibile ripresa del campionato: "Vi mando questo videomessaggio da casa, dove dobbiamo stare tutti, su richiesta di tanti tifosi che hanno chiesto come mai il presidente della Spal non parla, come mai la società non si fa sentire, quindi ne approfitto per fare gli auguri di Pasqua da parte mia e da parte di tutta la società Spal, e per dirvi che in un momento così triste per la nazione Italia, per quello che questo maledetto virus ha creato nelle nostre città, nelle nostre famiglie, con tanti morti, con tante situazioni drammatiche nei nostri ospedali, ritenevo fosse giusto star zitti, non parlare certo di calcio. Sia io che la proprietà e i dirigenti abbiamo preferito stare in silenzio aspettando che le cose migliorassero. Adesso è un momento ancora molto difficile, anche se qualche segno di miglioramento c'è, come società stiamo lavorando tutti i giorni, anche se da casa, ma tutti i giorni passiamo ore e ore in videoconferenza tra noi presidenti, con i miei dirigenti, con la Lega di A di soprattutto, con la FIGC, con i nostri ragazzi, con i nostri giocatorei che sentiamo praticamente tutti i giorni, stiamo lavorando, riprogrammando".

Mattioli prosegue: "Sapete che l'Uefa e la Figc vogliono concludere la stagione: se dovesse succedere sarebbe una cosa molto importante, perché vorrebbe dire che le cose sono talmente migliorate da esserci la possibilità di tornare in campo. Nutro qualche dubbio, ma se dovesse succedere sarei felice, vorrebbe dire che l'Italia, la sua economia, le sue industrie, le sue fabbriche, potrebbero riprendere le loro attività. Vorrebbe dire che le nostre famiglie tornerebbero alla normalità, anche se nutro qualche dubbio sul fatto di tornare a quello che facevamo prima. Noi vogliamo essere pronti se succede tutto questo, e vi posso garantire che presidente, dirigenti, giocatori inizierebbero a lavorare anche se non abbiamo mai smesso, il finale di campionato sarà eventualmente importnatissimo, difficilissimo, ce la giocheremo come abbiamo sempre fatto. Nutro grandi speranze, credo ciecamente in questo gruppo. Faccio gli auguri di una Pasqua serena a tutti quanti voi, che sia soprattutto una Pasqua in salute".

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