RISCONE DI BRUNICO - Ha asfaltato la fascia sinistra, ha ispirato El Kaddouri, soprattutto, e si è pure prodotto in lanci mica male per Nocerino, sull’altro fronte, e per gli attaccanti. Ma siamo sicuri che Cristian Molinaro, anche stavolta il migliore in campo, giochi nel Torino soltanto da pochi giorni? «Ma non è merito mio - si schermisce l’ex parmense -. Ho trovato un gruppo eccezionale che sta facendo di tutto per mettere a proprio agio i nuovi arrivati. E’ molto più semplice per un giocatore inserirsi in un contesto se trova uno spogliatoio sereno e amichevole come quello granata». Con Emiliano Moretti poi, l’intesa è scaturita in un batter d’occhio. Ieri i loro dialoghi erano talmente automatici e “sicuri” da costringere gli avversari a evitare la fascia sinistra. «Entrambi abbiamo alle spalle esperienze importanti. Normale che certi movimenti vengano spontanei tra di noi. Ma, ribadisco, il merito è di tutto il collettivo».
STRARIPANTE - Ciò che impressiona di Molinaro è anche lo stato di forma in questo periodo della stagione. Si vede a occhio nudo che è il più avanti di tutti. «Un’impressione, tutti siamo in progresso. Stiamo lavorando bene e parecchio sodo per preparare al meglio l’esordio in Europa League e, ovviamente, tutta la stagione. Particolare attenzione dedichiamo agli aspetti tattici per automatizzare i vari moduli di gioco». E come giudica, Molinaro, questi primi antre test sostenuti dalla squadra? «Vero, gli avversari finora incontrati non sono stati di livello eccelso. Ma ciò che conta di più per noi è l’aspetto mentale. A prescindere dalla forza di chi incontriamo noi dobbiamo sempre essere perfetti sotto l’aspetto mentale. Questa è una cosa che può fare la differenza contro qualsiasi avversario. Come arriveremo all’appuntamento europeo del 31 luglio? Mi auguro bene. Basterà solo continuare a lavorare sodo come stiamo facendo in questi giorni».
L'ALLENATORE - Giampiero Ventura è soddisfatto della prova offerta dai suoi ragazzi. Prima della gara ha discusso con l’arbitro Orsato, apparso pure lui in fase di rodaggio, perché gli inglesi volevano due time out per tempo. Poi ne verrà osservato uno solo nei primi 45'. «In questo tipo di partita l’ultima cosa che conta è il risultato. Stavolta è stato importante la maggiore tonicità dell’avversario che ci ha costretto ad alzare i ritmi e poi la ricerca costante del nostro gioco». Nel primo tempo il Torino ha dominato... «A volte abbiamo fatto bene, a volte meno, comunque c’è ancora molto da migliorare. Fra tre giorni affronteremo il Rubin Kazan, squadra di spessore internazionale e ovviamente l’asticella delle difficoltà aumenterà parecchio. Un test che potrò darci qualche risposta importante. Il nostro primo obiettivo è l’esordio in Europa League del 31 luglio. Adesso ci attendono ancora 2-3 giorni di lavoro di carico e poi andremo a scaricare. Sicuramente non potremo essere al massimo contro gli svedesi, loro saranno già alla 16ª giornata di campionato ma la nostra prospettiva è, naturalmente, il campionato ». Programma sempre più intenso per i granata che tra l’altro devono inserire numerosi giocatori appena arrivati. «Nell'immediato proveremo a cercare maggiore reattività. Certo che disputare un’amichevole è molto più allenante che fare delle ripetute sul campo. Per quel che riguarda i nuovi, bisogna solo dar loro il tempo di inserirsi. L’importante è che chi già c’era stia bene così da poter aiutare chi invece è appena arrivato ». Infine un messaggio: «Vorrei mandare un messaggio al dottor Renato Misischi e ringraziarlo per i tre anni vissuti nella giungla granata. E’ rimasto legato a noi e gli invio un calorosissimo saluto».
PROGRAMMA ODIERNO - Stamattina lavoreranno chi non ha giocato ieri e gli affaticati che seguiranno un programma differenziato, oltre ai non tesserati. Nel pomeriggio seduta di allenamento regolare a porte aperte. Probabilmente già con Cerci e Darmian.
STRARIPANTE - Ciò che impressiona di Molinaro è anche lo stato di forma in questo periodo della stagione. Si vede a occhio nudo che è il più avanti di tutti. «Un’impressione, tutti siamo in progresso. Stiamo lavorando bene e parecchio sodo per preparare al meglio l’esordio in Europa League e, ovviamente, tutta la stagione. Particolare attenzione dedichiamo agli aspetti tattici per automatizzare i vari moduli di gioco». E come giudica, Molinaro, questi primi antre test sostenuti dalla squadra? «Vero, gli avversari finora incontrati non sono stati di livello eccelso. Ma ciò che conta di più per noi è l’aspetto mentale. A prescindere dalla forza di chi incontriamo noi dobbiamo sempre essere perfetti sotto l’aspetto mentale. Questa è una cosa che può fare la differenza contro qualsiasi avversario. Come arriveremo all’appuntamento europeo del 31 luglio? Mi auguro bene. Basterà solo continuare a lavorare sodo come stiamo facendo in questi giorni».
L'ALLENATORE - Giampiero Ventura è soddisfatto della prova offerta dai suoi ragazzi. Prima della gara ha discusso con l’arbitro Orsato, apparso pure lui in fase di rodaggio, perché gli inglesi volevano due time out per tempo. Poi ne verrà osservato uno solo nei primi 45'. «In questo tipo di partita l’ultima cosa che conta è il risultato. Stavolta è stato importante la maggiore tonicità dell’avversario che ci ha costretto ad alzare i ritmi e poi la ricerca costante del nostro gioco». Nel primo tempo il Torino ha dominato... «A volte abbiamo fatto bene, a volte meno, comunque c’è ancora molto da migliorare. Fra tre giorni affronteremo il Rubin Kazan, squadra di spessore internazionale e ovviamente l’asticella delle difficoltà aumenterà parecchio. Un test che potrò darci qualche risposta importante. Il nostro primo obiettivo è l’esordio in Europa League del 31 luglio. Adesso ci attendono ancora 2-3 giorni di lavoro di carico e poi andremo a scaricare. Sicuramente non potremo essere al massimo contro gli svedesi, loro saranno già alla 16ª giornata di campionato ma la nostra prospettiva è, naturalmente, il campionato ». Programma sempre più intenso per i granata che tra l’altro devono inserire numerosi giocatori appena arrivati. «Nell'immediato proveremo a cercare maggiore reattività. Certo che disputare un’amichevole è molto più allenante che fare delle ripetute sul campo. Per quel che riguarda i nuovi, bisogna solo dar loro il tempo di inserirsi. L’importante è che chi già c’era stia bene così da poter aiutare chi invece è appena arrivato ». Infine un messaggio: «Vorrei mandare un messaggio al dottor Renato Misischi e ringraziarlo per i tre anni vissuti nella giungla granata. E’ rimasto legato a noi e gli invio un calorosissimo saluto».
PROGRAMMA ODIERNO - Stamattina lavoreranno chi non ha giocato ieri e gli affaticati che seguiranno un programma differenziato, oltre ai non tesserati. Nel pomeriggio seduta di allenamento regolare a porte aperte. Probabilmente già con Cerci e Darmian.
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