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TORINO - Emiliano Moretti, al momento dell’assegnazione del rigore alla Roma era furioso, come non mai. Significa che il penalty non c’era?
«E’ l’adrenalina del momento, tutti vogliono vincere la partita e dunque è normale arrabbiarsi. Mi sono fatto prendere dal momento».
Però è andato faccia contro faccia con De Rossi, lei è stato pure ammonito.
«Daniele è stato più furbo di me. Bravo lui che si è procurato il rigore. Non voglio entrare in polemica, non voglio alimentare discussioni.
La partita ormai è finita e non si può dire né fare più niente».
Qual è il significato di questo punto con la Roma?
«Significa che il Toro c’è. Non dimentichiamoci che abbiamo affrontato la squadra che, fino a questa partita, era al secondo posto del campionato. Abbiamo dimostrato di potercela giocare veramente contro chiunque. Se portiamo in campo il lavoro che svolgiamo durante la settimana, alla fine i risultati in partita si vedono e i punti arrivano. Considerando le difficoltà che emergono nell’affrontare una squadra di tale qualità come la Roma, nell’ultima parte della sfida potevamo anche vincere».
Rispetto a un girone fa, è stato tutto un altro Toro, come del resto era lecito attendersi.
«All’andata avevamo giocato proprio male, non eravamo mai entrati davvero in partita. Al ritorno invece abbiamo sempre tenuto bene il campo, siamo stati bravi a reagire quando siamo passati in svantaggio, abbiamo avuto delle occasioni pure per raddoppiare».
Il sesto posto è obiettivo sempre difficile da raggiungere, vista la classifica?
«La verità è che noi, dico davvero, non guardiamo la classifica. E non pensiamo all’Europa, come non ci pensavamo nella passata stagione. Non siamo soliti porci obiettivi di posizione: cerchiamo semplicemente di ottenere il massimo in base alle possibilità, abbiamo diversi punti in palio e cercheremo di prenderne il più possibile. Poi alla fine di maggio tireremo le somme. Di sicuro noi stiamo facendo e faremo tutto il possibile per ottenere nuovamente la qualificazione all’Europa League, sapendo che non sarà certamente semplice».
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© RIPRODUZIONE RISERVATA«E’ l’adrenalina del momento, tutti vogliono vincere la partita e dunque è normale arrabbiarsi. Mi sono fatto prendere dal momento».
Però è andato faccia contro faccia con De Rossi, lei è stato pure ammonito.
«Daniele è stato più furbo di me. Bravo lui che si è procurato il rigore. Non voglio entrare in polemica, non voglio alimentare discussioni.
La partita ormai è finita e non si può dire né fare più niente».
Qual è il significato di questo punto con la Roma?
«Significa che il Toro c’è. Non dimentichiamoci che abbiamo affrontato la squadra che, fino a questa partita, era al secondo posto del campionato. Abbiamo dimostrato di potercela giocare veramente contro chiunque. Se portiamo in campo il lavoro che svolgiamo durante la settimana, alla fine i risultati in partita si vedono e i punti arrivano. Considerando le difficoltà che emergono nell’affrontare una squadra di tale qualità come la Roma, nell’ultima parte della sfida potevamo anche vincere».
Rispetto a un girone fa, è stato tutto un altro Toro, come del resto era lecito attendersi.
«All’andata avevamo giocato proprio male, non eravamo mai entrati davvero in partita. Al ritorno invece abbiamo sempre tenuto bene il campo, siamo stati bravi a reagire quando siamo passati in svantaggio, abbiamo avuto delle occasioni pure per raddoppiare».
Il sesto posto è obiettivo sempre difficile da raggiungere, vista la classifica?
«La verità è che noi, dico davvero, non guardiamo la classifica. E non pensiamo all’Europa, come non ci pensavamo nella passata stagione. Non siamo soliti porci obiettivi di posizione: cerchiamo semplicemente di ottenere il massimo in base alle possibilità, abbiamo diversi punti in palio e cercheremo di prenderne il più possibile. Poi alla fine di maggio tireremo le somme. Di sicuro noi stiamo facendo e faremo tutto il possibile per ottenere nuovamente la qualificazione all’Europa League, sapendo che non sarà certamente semplice».
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