Quei segnali granata. Toro che studia da grande

Il pari con la Roma è una conferma che la squadra di Ventura se la gioca con tutti
FOTO Torino-Roma 1-1: Maxi Lopez riprende la Roma
TORINO - Un pareggio che non può lasciare indifferente il Torino. Per il modo in cui è arrivato, con la reazione immediata al vantaggio della Roma su rigore contestato. Per i segnali forniti, con un finale arrembante andato a controbilanciare le sofferenze di fronte all’incedere giallorosso. Per i semplici dati statistici, al momento di archiviare la giornata numero 30. Allo stesso momento del campionato, il 25 marzo di un anno fa, il Torino aveva 39 punti, contro gli attuali 43. Quel giorno perdeva 2-1 proprio in casa della Roma, ultimo passo falso prima di una serie esaltante di cinque vittorie e tre pareggi che avrebbe consegnato un posto in Europa League. Il punto ottenuto ieri può forse rappresentare un bottino non adeguato alle aspettative di ritrovare un passaggio sui voli continentali, però occorre guardare con fiducia al futuro: perché il Torino ha tenuto testa a un’avversaria ancora malata ma di assoluto valore, tecnico e tattico. Un ulteriore passo nel processo di maturazione che può e deve far ospitare nuovamente i colori granata (come squadra e, soprattutto, come società) al posto riservato alle grandi.

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