Derby, Torino-Juventus, Padelli: «Una vittoria che capiremo tra un po’…»

«Certe cose le comprendi a freddo Una gioia come a Bilbao o il 2-1 al Genoa»
Derby, Torino-Juventus, Padelli: «Una vittoria che capiremo tra un po’…»© Ansa
TORINO - «Un pezzo di storia l’abbiamo scritto... Adesso cerchiamo di andare avanti su questa strada, magari avvicinando un sogno chiamato Europa League...». Daniele Padelli non si è limitato a far parte di un pomeriggio del grande libro granata. No, perché il portierone si è reso protagonista assoluto, in particolare con un intervento prodigioso a fermare Sturaro: «Credo di aver fatto una buona parata, difficile. E’ servita a fissare il risultato, per cui è una soddisfazione in più». Ma ciò che conta è il successo nel derby: sofferto, atteso, inebriante. Uno di quei risultati che, come spiega il numero 30 del Torino, necessitano di un po’ di tempo per essere elaborati in maniera piena: «Questa vittoria è fantastica, perché ci regala la possibilità di continuare a inseguire un posto in Europa League che avrebbe dell’incredibile. Dobbiamo però andare avanti così, con la stessa intensità: non possiamo mollare nemmeno di un centimetro. La squadra ha giocato bene, convinta, tutti hanno dato il massimo e adesso dobbiamo proseguire con ancora più convinzione e determinazione». Il paragone con altri godimenti è sempre complicato, perché ogni impresa ha un sapore differente, per quanto molto dolce. E allora Padelli non si sbilancia, pur inserendo questo 2-1 rifilato alla Juventus sul podio ideale delle sue gioie granata: «Non saprei dire se questa è la gioia più grande che io abbia mai provato da quando gioco nel Toro. Mettete voi l’ordine che preferite, a me va bene in ogni caso... Ma di sicuro le tre partite che mi sono entrate più nel cuore sono il 2-1 sul Genoa della passata stagione con il gol di Cerci al 94’, l’apoteosi di Bilbao e ora questo trionfo storico con la Juventus. Anzi, dirò di più: forse non ci stiamo ancora rendendo conto pienamente di cosa siamo riusciti a fare. In ogni caso questi tre punti ci regalano altra serenità e autostima».

LETALE - Su Pirlo a ha potuto, del resto da quella posizione il regista bianconero è letale per chiunque, anche per il miglior portiere del mondo: «Su queste punizioni di Pirlo non puoi farci davvero niente, lui si conferma ogni volta un grandissimo campione. L’unico modo per arginarlo è evitare di commettere i falli nei pressi dell’area. Sì, in settimana puoi anche provare a guardare come tira, ma ha talmente tanti modi per calciare che è imprevedibile. Non puoi mai muoverti prima».

IL CAPITANO DA BLINDARE - E’ inevitabile che, pure in una giornata di festa, il discorso finisca sul mercato. Ma Padelli preferisce non entrare in certi discorsi: «Non so a, so solo che io a Torino sto benissimo e che non tocca a me parlare di mercato. C’è tempo per pensare a queste cose, ora le nostre energie devono andare esclusivamente sul campo». E poi le frasi si incentrano sul capitano, altro uomo al centro delle inevitabili attenzioni dei top club: «Siamo tutti felici e ovviamente in testa c’è il nostro capitano Glik, un giocatore che migliora di anno in anno e che con i suoi 8 gol in stagione ci ha già dato una grande mano. Uno così è sempre meglio averlo dalla tua parte piuttosto che contro. Kamil sempre con me...!».
MARCO BO
STEFANO LANZO

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