Toro-Hull, prima offerta. E si aspetta…Belotti

In ballo Hernandez e pure Defrel. Cairo: «Tre nomi interessanti, ma ci sono altre ipotesi»

TORINO - All’attacco, con giudizio. Sì, perché il Torino è quasi fatto, ma serve ancora una punta. Il famoso velocista alla Bolt, come da identikit di Giampiero Ventura. E allora proseguono i contatti per Abel Hernandez. L’agente Pablo Betancourt cerca la mediazione: il ragazzo vuole tornare in Italia e quella granata è piazza graditissima. Ma bisogna fare i conti con l’Hull City. La prima offerta di prestito con diritto di riscatto a 5 milioni non ha scosso molto il club inglese che l’ha pagato 12 milioni la scorsa stagione. E c’è poi il nodo ingaggio. L’ex Palermo è pronto a decurtarsi lo stipendio ma non sino al milione. Bisogna lavorarci su. E comunque il Toro si tiene aperte le altre piste. Una porta a Gregoire Defrel, il francese del Cesena che ancora sta valutando dove andare. E poi c’è Andrea Belotti, il più giovane con i suoi 21 ani. Con un tecnico come Ventura, il Gallo potrebbe crescere e non poco, potrebbe scalare le classifiche del gol, potrebbe trovare la maglia azzurra dei grandi dopo quella dell’Under.

MISTER X - Ma c’è anche un altro attaccante, un mister X. Come dice sibillinamente ma non troppo il presidente Urbano Caro  a Expo 2015 in occasione del sorteggio dei calendari, ai microfoni di SkySport: «Vorremo aggiungere alla nostra rosa un attaccante. Adesso non mi piace dire il nome, è anche brutto per le società di appartenenza. Dico che stiamo lavorando a un attaccante che sia idoneo per noi. Belotti, Defrel ed Hernandez? Sono tutti interessanti, però ci sono anche altre ipotesi. Uno dei tre? Non è detto». E su un eventuale ritorno di Alessio Cerci taglia corto: «E’ fantacalcio». Non gli piacciono le minestre riscaldate, anche se Ventura avrebbe la password per entrare nella sua testa e per poterlo rilanciare. 

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