Toro avanti su Hernandez, spunta Borini

In entrambi i casi il vero problema rimane l’entità dell’ingaggio
Toro avanti su Hernandez, spunta Borini© Kieran Galvin - CameraSport AG A

TORINO - Al ballo delle punte granata ieri si è aggiunto un altro nome alla nutrita lista stilata dai dirigenti granata. Già, perché gli attaccanti che piacciono al Toro adesso sono tutti difficili da raggiungere e quindi meglio lavorare su più tavoli nella speranza di trovare l’occasione giusta al prezzo ritenuto giusto. Si tratta di Fabio Borini, 24 anni, bomber in uscita dal Liverpool, il club che lo ha gestito nell’ultimo biennio. Punta centrale, rapido e ficcante, in possesso di buona tecnica e con un’esperienza italiana importante nella Roma, stagione 2011- 12, contrassegnata da 9 gol in 24 partite. Carlo Ancelotti lo aveva paragonato a Filippo Inzaghi, sicuramente servirebbe eccome a Giampiero Ventura proprio per la sua innata capacità di dare profondità al gioco d’attacco della squadra.

LA STRATEGIA - Borini, è un fatto ormai assodato, sembra non rientrare più nei piani del Liverpool. La sua valutazione di mercato si aggira intorno ai 7-8 milioni di euro, ha il contratto in scadenza nel giugno 2017 e percepisce un ingaggio di circa 2.6 milioni di euro a stagione. Il Torino, attualmente molto attivo su Abel Hernandez, starebbe valutando anche l’ex romanista come una possibile alternativa qualora le trattative con l’uruguaiano non arrivassero a una svolta positiva. Su Fabio Borini, però, ci sarebbe anche da vincere la concorrenza di alcuni club stranieri, del Carpi e della Fiorentina soprattutto adesso che si è liberata di Mario Gomez volato in Turchia. L’ideale per il Toro sarebbe strappare al Liverpool un prestito con diritto di riscatto, anche obbligatorio, attorno ai cinque milioni. E il club britannico potrebbe anche accettare queste condizioni ma il vero problema resta l’entità dell’ingaggio percepito del giocatore. Convincere il Liverpool a contribuire agli emolumenti da versare al giocatore non sarebbe impresa facile ma anche se ci si riuscisse difficilmente il club inglese andrebbe oltre alla metà dell’ingaggio. E la metà corrisponde a 1.3 milioni, cifra molto superiore al tetto salariale in voga al Torino.

L'URUGUAIANO - Pablo Betancourt, agente di Abel Hernandez e non solo, è giunto in Italia. La sua agenda è già ricca di appuntamenti, compreso quello con il Torino, ma i contatti tra il procuratore e il club granata si sono intensificati nelle ultime ore e ormai sono quasi quotidiani. Già, perché il principale nodo da sciogliere per il buon esito dell’operazione è quello relativo all’ingaggio.

Anselmo Gramigni

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