TORINO - La paura fa 90, come i gol di Fabio Quagliarella in 300 partite in A: l'attaccante granata sa come far tremare le gambe agli avversari. L'incredibile rimonta contro la Fiorentina è motivo di orgoglio e soddisfazione, ma la terza sfida vinta così porta anche alla consapevolezza che l'approccio va migliorato: «Abbiamo reagito da grande squadra, ma non possiamo sempre partire dall'1-0. Certo devo ammettere però che non potevo festeggiare meglio la mia trecentesima partita in serie A». Anzi no, forse un modo ci sarebbe: vestendo nuovamente l'azzurro. «Ci penso, eccome. Il ct mi conosce molto bene. Capisco che ci sia la necessità di costruire un gruppo giovane, ma sento di potermi ritagliare il mio spazio». Certamente Conte tiene gli occhi puntati anche su di lui. Quaglia è pronto alla sfida. E non dovrebbe essere troppo difficile: il gruppo creato da Ventura è convincente, tanto che la squadra è già stata paragonata a quella di Mondonico: «Difficile fare dei paragoni con la storia del Toro, ma nel nostro piccolo cerchiamo di far sì che in futuro si possa parlare così bene anche di questa squadra».
E.G.