Jansson e il Toro d'alta quota. «Macché rigore. E io potevo fare meglio»

Il pari di Verona tra emergenza ed errori dei granata. Ma che grinta
Jansson e il Toro d'alta quota. «Macché rigore. E io potevo fare meglio»© PEGASO NEWSPORT

TORINO - L’altro Toro ha dato il suo contributo per restare in alto in classifica, alle spalle dell'Inter capolista. Un cammino che fin qui vede due successi e un pareggio. Nell’emergenza, i riservisti sono scesi in campo con i gradi da titolari. Tra titubanze e sbandate, alla fine c’è anche il loro contributo nel 2-2 di Verona che poteva anche diventare un successo. Un po’ l’arbitro, un po’ gli avversari, un po’ la scarsa vena di giornata, un po’ l’orario di pranzo da sempre indigesto hanno fatto il resto. Pontus Jansson ha preso il posto di Danilo Avelar (menisco). «Non ho giocato dall’inizio - dice lo svedese - perché il mister mi ha detto che preferiva mettere un mancino sulla sinistra e non un destro come me. Infatti quando sono entrato mi ha spostato a destra e ha dovuto riadattare ancora una volta il pacchetto arretrato. Per il resto credo che uscire con un punto che non nasce dal caso da un campo ostico come quello di Verona, non è affatto male. Bisogna essere positivi». Con polemicuccia con l’arbitro Irrati: «Il nostro rigore per fallo di mano di Moras? Ero lontano e quindi non posso giudicare. Il loro invece per me non c’era, poi per carità è l’arbitro che decide, ma io non l’ho toccato». E analizza la sua prova: «Potevo fare meglio. Nei primi minuto siamo andati in netta difficoltà, ma alla fine siamo venuti fuori. Sono contento di essere tornato in campo dopo l’operazione e dopo tanti mesi di stop. Non penso di essere andato male, ma questo lo deciderà il mister». Diciamo che Pontus è rimandato a quando avrà preso più ritmo e fiducia. Ma la grinta è da Toro.

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