Stramaccioni: «Benassi è perfetto per il Toro»

L’ex tecnico nerazzurro elogia il centrocampista che promosse in prima squadra: «E’ la classica mezzala che riesce a incunearsi nello spazio»

MILANO - «Guardi, io non amo parlare dei miei ex giocatori, però per Marco faccio una doverosa eccezione. Perché lui è davvero un ragazzo splendido». Sorride Andrea Stramaccioni, aprendo lo scrigno dei ricordi su Benassi, "tuttocampista" che sta facendo meraviglie al Toro e con l'Under 21. «Marco, con Garritano, Monachello e Mbaye è stato uno dei pochissimi '94 che vollì in Primavera dagli Allievi, mi colpì la sua duttilità tattica e il fatto che avesse un'umiltà incredibile. E così lo presi con me». Da lì è iniziata la scalata con la vittoria in Next Gen Series e l'esordio in prima squadra all'Inter.

Stramaccioni, chi è Benassi?

«Per farle capire di che pasta sia fatto, le svelo un piccolo aneddoto: Marco è stato sempre un ragazzo molto timido e, quando era in Primavera, viveva a Interello come molti ragazzi che venivano da altre città. Un giorno mi avvicinò una signora che, parlando con accento modenese, iniziò a farmi grandissimi complimenti. Io l'ho ringraziata, le ho chiesto di chi fosse la mamma: era la signora Benassi. Quando Marco l'ha saputo, si è arrabbiato tantissimo: le ha detto che non avrebbe dovuto fare queste cose perché temeva che quel gesto fosse un tentativo di raccomandarlo all'allenatore».

E lei cosa gli ha spiegato?

«Siccome questa situazione l'avevo vissuta anch'io quando giocavo a Bologna e la vivono tanti ragazzi che a quindici, sedici anni vivono lontano da casa inseguendo un sogno, gli ho soltanto detto che sua madre aveva avuto l'atteggiamento normalissimo di qualsiasi genitore che ha un figlio lontano».

Se Benassi è al Torino è pure merito suo...

«Beh, mi ha chiamato Sasà Sullo, con cui ho fatto il corso allenatori, e mi ha chiesto come fosse questo ragazzo e se, a mio parere, sarebbe stato utile a Ventura. Gli ho risposto che Benassi era "tanta roba" e che, per come gioca il mister, ovvero con due interni che si buttano negli spazi lui era il giocatore ideale. Perché quello è l'identikit di Marco».

Qual è il suo ruolo ideale?

«Benassi può giocare interno, centrale in un centrocampo a due, esterno e, se gli chiedi di fare anche il terzino sinistro, lui lo fa senza fiatare».

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