Toro, il tabù Milan e la spinta dell’Olimpico pieno

L’ultimo successo dei granata sui rossoneri è di 14 anni fa. Per il tecnico del Toro è l’unica “grande” rimasta da battere
Toro, il tabù Milan e la spinta dell’Olimpico pieno© LaPresse

TORINO - Uno degli ultimi tabù che il Torino di Giampiero Ventura deve sfatare: il Milan. Mai battuto nell’era griffata Urbano Cairo. I granata, infatti, non superano i rossoneri da 14 anni (era il 4 novembre 2001: 1-0 deciso da un gol di Cristiano Lucarelli). Quindi, il pensiero stupendo è ribaltare la squadra di Sinisa Mihajlovic per toccare quota 16 punti in 8 giornate di campionato, un filotto inanellato l’ultima volta nella stagione 1984-1985, l’anno del secondo posto alle spalle del verona scudettato di Osvaldo Bagnoli. Un’altra epoca, epoca di sogni tricolori che il Toro adesso non può cullare. L’obiettivo è semplice: giocare ogni partita al massimo, senza paura, contro chiunque e sempre con la mentalità vincente.

RISCATTO - Sabato sera, all’Olimpico, Fabio Quagliarella e soci devono riscattare l’opaco pomeriggio di Modena, culminato nella sconfitta (storica, eh) contro il Carpi, al primo successo in Serie A. Una partita giocata sotto ritmo per 70 minuti e poi accesa nel finale dalla voglia di rimonta, ma non si è andati oltre al 2-1. Stop pesante per l’atteggiamento, che ha lasciato amarezza perché l’avversario era ampiamente alla portata. Certo, l’emergenza ha mandato ben 9 giocatori ko, ma da oggi ci potrebbe essere qualche buona nuova, dalla Sisport. E se non fosse, c’è una rosa attrezzata e chi verrà chiamato in causa sarà all’altezza, altrimenti certi discorsi andrebbero di traverso.

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