Torino, Ventura prepara la mossa anti Cerci

Nessuno, meglio del tecnico granata, conosce l’attaccante esploso sotto la Mole. Con il vice Sullo ha un piano per fermarlo
Torino, Ventura prepara la mossa anti Cerci© Agenzia Aldo Liverani s.a.s.

TORINO - Per spiegare cosa ha significato il Torino per Alessio Cerci, non c’è modo migliore che leggere i numeri: in due stagioni granata 73 partite per 21 gol e convocazione in Nazionale, nei sei mesi seguenti all’Atletico Madrid 9 partite e 1 gol, quindi nei restanti 6 mesi al Milan più l’avvio di questa stagione 19 partite, quasi mai da titolare e una rete. Non c’è bisogno di essere laureati in matematica per comprendere che la decisione dell’attaccante di lasciare il Torino dopo aver ripetutamente chiesto di andare via sia stata, dal punto di vista tecnico, quella che comunemente viene definita boiata, ovvero macroscopico errore. Forse anche di presunzione. Perché Cerci non aveva capito che al Torino era riuscito a dare il meglio di sè e rinascere dopo il buio alla Fiorentina grazie a un ambiente particolare che lo aveva eletto a proprio re e a un allenatore, Giampiero Ventura, che custodisce in esclusiva il codice segreto per accedere al suo database. L’ex attaccante granata non ne ha voluto tenere conto e così, nell’estate del 2014, attirato dalla musichetta della Champions League, che avrebbe potuto sentire con la maglia dell’Atletico Madrid ha sposato la Liga e dal tintinnio dell’ingaggio doppio rispetto a quello che percepiva al Toro. Detto male, due milioni di motivi e di euro per lasciarsi alle spalle la squadra che l’ha portato alla ribalta del calcio italiano per intraprendere una strada che in realtà si è trasformata, metro dopo metro, in un faticoso sentiero di montagna: pietre per terra, salita da fiatone e niente parapetto. A un certo punto anche la deviazione per raggiungere il Milan, anche qui attraverso una strada secondaria, quella del prestito, ma con gli stessi risultati. Sia con Inzaghi che con Mihajlovic non è mai scoccata la vera scintilla.

IL RISCHIO FLOP - Il rischio di “cadere” e perdersi definitivamente, almeno per i livelli che aveva saputo raggiungere in granata, è alto. Ma sabato sera per Cerci ecco la sera che potrebbe segnare la sua rinascita. Mihajlovic ha deciso di caricarlo da giorni, facendogli intuire che contro la sua squadra potrebbe partire titolare. Non sarà facile per Alessio affrontare il suo Toro e la curva Maratona con cui ha vissuto le emozioni più intense della sua carriera. Ma se vorrà svoltare dovrà essere più forte dei suoi brividi e, soprattutto, di Ventura. Che se lo ritrova da avversario. Insieme al suo staff tecnico sta preparando un’attenzione speciale per evitare di patire oltremisura le sue qualità. Guai permettergli di partire palla al piede perchè significherebbe mettere la testa nella bocca del leone. Se da una parte la lunga lista degli indisponibili (nove!) fa presupporre una gara attendista, quindi con i granata arretrati, attenti a non concedere spazi all’attacco del Milan, dall’altra Ventura sta cominciando a preparare una morsa speciale per il suo ex pupillo. E allora dagli abbracci per i gol, indimenticabile quello dopo il suo bolide da 25 metri in diagonale all’incrocio dei pali di Perin per una vittoria in rimonta tutta nei minuti di recupero contro il Genoa, nel 2014, si passerà a una morsa tattica in modo da neutralizzare quegli sprint sulla fascia che hanno fatto esaltare la tifoseria granata decine di volte per scorribande da velocista puro, alla Bolt.

Leggi l'articolo completo su Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...