Toro, un attacco tinto di...verde

Le indisponibilità di Immobile e Maxi Lopez costringono Ventura a puntare su baby attaccanti
Toro, un attacco tinto di...verde© ANSA

TORINO - Senza Ciro Immobile, in recupero, e Maxi Lopez, ancora in ospedale per la violenta forma di tonsillite che lo ha colpito negli ultimi giorni, sarà dura fare gol alla Roma all’Olimpico capitolino. Ma la sfortuna, alle voci infortuni e malattia, continua a picchiare duro sull’organico granata e quindi stasera bisognerà che il collettivo venturiano ancora una volta faccia di necessità virtù, tornando a puntare, così come a Bologna, sulla strana coppia Andrea Belotti e Josef Martinez. Ora, Belotti è in grande crescita, sta maturando e progressivamente sta diventando un attaccante di qualità, capace di segnare in tutti i modi e di garantire preziosi punti di riferimento al gioco offensivo granata. Sogna la Nazionale, il ragazzo, e dovesse rendersi protagonista in questo finale di campionato e magari regalare ai propri tifosi una perla anche stasera, magari qualche dubbio nella testa del ct Antonio Conte potrebbe infilarlo. E poi chissà, tutto può succedere...

ONORI E ONERI - Tornando al Toro e all’emergenza sul fronte offensivo ecco che l’ex palermitano diventa il catalizzatore della manovra torinista e l’arma più affilata. Un onore ma anche un onere dato che i difensori giallorossi penseranno soprattutto a lui e sicuramente cercheranno di rendergli la vita molto difficile. Ma il buon Andrea oltre a essere un bomber vero è anche un lottatore indomito, capace di prenderle e di darle senza battere ciglio. D’altronde per ”innalzare” la cresta bisogna avere anche un certo temperamento, cosa che non manca affatto al “Gallo” tinto di granata.

IL PARTNER - Belotti non si tocca, anche a organico completo. Josef Martinez, invece, resta un’incognita. Il guizzante venezuelano finora ha timbrato 16 presenze in campionato (più che altro spezzoni di gara) ma non è ancora riuscito a centrare almeno una volta il bersaglio e ultimamente è stato protagonista di errori, anche clamorosi, nei pressi della porta avversaria, per la disperazione sua, dei compagni, dello staff tecnico e dei tifosi. 

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