Torino-Verona 2-2: Falque e Niang, poi la rimonta. Belotti infortunato

Incredibile quello che è successo tra l’87’ e l’89’, con il gol di Kean prima annullato per fuorigioco dall’arbitro Gavillucci e poi convalidato davvero a sorpresa, con il Var (utilizzato però forse erroneamente: secondo alcune immagini l'attaccante veneto sarebbe stato realmente in fuorigioco)
Torino-Verona 2-2: Falque e Niang, poi la rimonta. Belotti infortunato© ANSA

TORINO - Altro che vittoria! Giornata pesantissima, per il Toro, mentre il Verona torna a respirare. Si rompe Belotti all’82’ (il Toro resta in 10, i 3 cambi erano già stati effettuati) e nei minuti finali i granata vengono pure raggiunti dai veneti, a segno con Kean e Pazzini su rigore (mani di Molinaro al 91’). Incredibile quello che è successo tra l’87’ e l’89’, con il gol di Kean prima annullato per fuorigioco dall’arbitro Gavillucci e poi convalidato davvero a sorpresa, con il Var (utilizzato però forse erroneamente: secondo alcune immagini l'attaccante veneto sarebbe stato realmente in fuorigioco). Nel primo tempo, per il Toro avevano firmato le reti Iago e Niang, tra il 31’ e il 44’. Dopo la batosta nel derby, questo incredibile epilogo di una partita che pareva ormai vinta. Da vedersi ora le condizioni di Belotti, prima uscito in barella lamentando un problema a un ginocchio, e poi rimasto in panchina a vedere i compagni. Tra i demeriti per i gol sprecati sul 2 a 0 e la sfortuna che ha colpito il Gallo, insieme con le pessime decisioni dell’arbitro, che ha lasciato correre troppi interventi da rosso dei veronesi, il Toro dunque ha perso l’occasione di sanare con una vittoria il post derby. Ora la sosta, poi il Crotone.

DE SILVESTRI KO - Il primo tempo è a lungo bruttino, anche perché il Verona si rintana in un 4-3-3 che spesso diventa 4-5-1, con Romulo, Zuculini e Bessa a far da diga davanti alla difesa, e Verde e Cerci nei ripiegamenti sulle fasce, con Kean pivot. I granata faticano per trovare spazi, la manovra è sovente troppo lenta e prevedibile, e sulle corsie Iago e Niang (soprattutto) sono assai poco ispirati: e perdono troppi palloni, quando provano a sfondare. Belotti è nella morsa di Ferrari e Caracciolo, così Valdifiori in regia e Ljajic sulla trequarti non riescono a incidere in fase di costruzione. Tanto che, a parte un tiro alto da buona posizione di Rincon, al 4’, liberato dal Gallo, il Torino non crea pericoli dalle parti di Nicolas. Al contrario, tra il 9’, il 18’ e il 19’, Kean, Caceres e Fares insidiano ripetutamente Sirigu. E’ questo il momento forse peggiore del Toro, contratto psicologicamente e bloccato tatticamente, incapace di aumentare il forcing e di dare una svolta alla partita. Intanto entra Ansaldi al posto di De Silvestri (schiena dolorante dopo uno scontro con Zuculini), mentre più avanti sarà il veronese Romulo (spalla ko) a lasciare il posto a Valoti. Quando la partita va avanti stancamente, con i granata padroni del possesso palla ma spuntati, ecco i gol, quasi a sorpresa, al 31’ e poi al 44’: Ansaldi trova un varco sulla destra, Ljajic lo serve splendidamente e il terzino pennella un cross basso in mezzo solo da spingere in rete. Cosa che fa Iago. E da quel momento il Verona comincia a inabissarsi nel morale, e a disperdere l’attenzione nelle marcature. Poi, nel finale di tempo, dopo una bordata di fischi per l’ennesimo pallone perso, Niang finalmente ne azzecca una, e benissimo: doppio dribbling in area entrando da sinistra e stecca sul primo palo, imprendibile per Nicolas (2 a 0). Primo gol per il francese col Toro, a un anno dal suo ultimo timbro in serie A.

ALTRI GOL MANGIATI - Si ricomincia con Heurtaux al posto di Caceres, tra i veronesi, che provano subito a dare una scossa alla partita e al risultato. Tanto più quando poi entra anche Pazzini, per Verde, al 14’. I gialloblù alzano il baricentro, Kean in particolar modo si rende insidioso in due circostanze, intanto i granata (che ora dispongono di ampi spazi in contropiede) hanno già buttato alle ortiche due ottime possibilità per aumentare il vantaggio (un difetto non certo raro, nel Toro): con Rincon e Ljajic, al tiro da ottime posizioni. Mentre Nicolas deve compiere due interventi decisamente superiori alla media per impedire le conclusioni in gol di Niang e Belotti, da distanza ravvicinata. La differenza di qualità e morale tra le due squadre è a tratti netta, ma nonostante questo il Verona continua a combattere con orgoglio (e a momenti Sirigu combina un pasticcio in rinvio, con Pazzini in tackle, al 19’; mentre al 28’ Ferrari tira sull’esterno della rete, tutto solo in area, in progressione). Si susseguono i cambi (Boyé e Gustafson per Niang e Iago), ma il Torino concede ugualmente troppo in fase difensiva ai veneti; e con Belotti “rotto” ormai spinge poco, in 10 cerca solo di portare a casa il risultato. Così la frittata arriva, sia per i demeriti del Toro sia per le decisioni della terna “allargata”: all’87’ il gol di Kean, prima annullato per fuorigioco e poi incredibilmente convalidato, 2’ dopo, con il Var; al 91’ il 2 a 2 di Pazzini su rigore (fallo di mano di Molinaro). Espulso Zuculini, infine, per l’ennesimo fallaccio. Ora la sosta, e gli esami per Belotti, sperando che l’infortunio non sia grave.

TORINO-VERONA, TABELLINO E STATISTICHE

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