TORINO - La gente si chiede: servirà una buona volta questa svolta? Il successo romano in Coppa Italia originerà, finalmente, un’accelerazione nei muscoli e nei cuori (oltreché nel cervello) da far fruttare al massimo proprio ora che il calendario torna, sulla carta, abbordabile? Spal, Genoa, Bologna, Sassuolo, Benevento... Sono le prossime 5 avversarie del Toro in campionato, di qui a fine gennaio. Inutile dire che per raggiungere l’Europa, sarà proprio in queste settimane in cui si dovrà costruire un gran bel piedistallo in classifica, per il rush successivo. Allora, Mihajlovic: si svolta per davvero, stavolta?
FUORI LA RABBIA - “Le insidie ci sono in tutte le partite. Tutte le partite di serie A sono difficili. La Spal va rispettata. Arrivano da due promozioni di fila. Hanno buoni giocatori in difesa, a centrocampo, in attacco. In casa giocano moto bene, sono aggressivi. Contro Fiorentina e Napoli han perso solo negli ultimi minuti. Se non giochiamo al massimo, potremo finire sconfitti. Dovremo avere la stessa loro aggressività e rabbia, solo così potrà uscire la differenza di valori tecnici. Sarà una guerra, una battaglia. A Roma subito dopo la partita ho detto ai ragazzi che avevamo superato alla grande un ciclo di gare molto difficili. I pareggi di San Siro e con l’Atalanta e le due vittorie a Roma han dimostrato che non eravamo in crisi. Ma non ci dobbiamo montare la testa, ora. Bensì affrontare la Spal come se affrontassimo di nuovo una grande, come è successo in queste settimane. Siamo cresciuti. Dobbiamo restare concentrati. Se lo saremo, potremo portare a casa anche il risultato”.