OBIETTIVO - Con un Torino che ha iniziato con il piede sbagliato il 2018 (escluso dalla Coppa) ora si pensa a macinare punti in campionato, senza perdere di vista l'obiettivo Europa - più che accessibile, distante solo 2 punti: «L'obiettivo che avevamo per il biennio era l'Europa. Però ora più che guardare all'obiettivo finale dobbiamo pensare di fare più punti possibili. Non ci ha portato fortuna parlare di Europa fino a questo momento. Mazzarri è molto ambizioso e in testa tutti abbiamo un obiettivo, ma diciamolo meno e facciamo di tutto per ottenere più punti possibili anche per i nostri tifosi che sono straordinari».
BELOTTI - Inizio di stagione sfortunato per il Toro ma soprattutto per Andrea Belotti, vittima di infortuni che lo hanno tenuto lontano dal campo e dal gol (solo 4 in campionato): «Sono contento di averlo tenuto perché era una specie di patto fatto anche con i nostri tifosi. Era un impegno preso che andava rispettato. Dopo di che, ha avuto un po' di sfortuna, ma spero che lui possa tornare a fare ciò che faceva lo scorso anno. Ha tantissima voglia e credo che con Mazzarri, allenatore molto attento con gli attaccanti, possa tornare a rendere al meglio. Ha fatto segnare un po' tutti e l'unione con Mazzarri gli porterà sicuramente bene». Altro attaccante dal quale ci si aspetta di più è Niang, tornato a segnare proprio nell'ultima di campionato dopo un'astinenza durata 3 mesi: «Potrà rilanciarsi molto perché aveva già fatto bene con Mihajlovic in alcuni sprazzi e poi contro il Bologna abbiamo visto un'ulteriore crescita. Okaka? Non è una trattativa avviata, assolutamente no. La nostra prima punta è Belotti e Niang può essere un'alternativa. Quando hai già un titolare e un'alternativa, non penso di prendere un giocatore importante come lui per farlo giocare pochi minuti. Ne parlerò bene con Petrachi e con il mister che sarà coinvolto nella campagna acquisti una volta che avrà valutato bene la rosa».
FAVOREVOLE - Urbano Cairo parla anche della novità di quest'anno, il Var, strumento che suscita ancora dubbi e polemiche: «Sono assolutamente favorevole, ci possono essere degli errori nell'applicazione e il responsabile starà già pensando come migliorare il suo utilizzo. Non ho lamentele da fare, non mi interessa degli episodi contrari che abbiamo avuto con la Juventus e in altre occasioni, perché penso che questo sia uno strumento da utilizzare. Quando passammo dal calesse all'auto, ci furono degli incidenti, ma nessuno si è sognato di andare avanti col progresso. Inoltre - precisa il patron - Mazzarri è un allenatore che non vuole essere polemico con gli arbitri e vuole essere molto propositivo e positivo».