Torino, altra svolta tra gol e assist: Zaza, tocca a te!

Schemi provati con Belotti per sfornare un nuovo tandem d’attacco a Frosinone Simone col Chievo si è sbloccato, mentre Iago ha accusato una noia muscolare
Torino, altra svolta tra gol e assist: Zaza, tocca a te!© www.imagephotoagency.it

TORINO - Ci sono dei momenti, ci sono delle occasioni che arrivano come treni all’improvviso. E transitano sui binari della carriera di un giocatore. Sono passaggi: prendono un pezzo della vita e la trasportano oltre. Più in là, più avanti o più su. Simone Zaza si è attaccato al tram per molte settimane, in questa stagione. Ma domenica scorsa è salito su un Freccia Rossa, per fare qualcosa di granata. Ha toccato i nervi scoperti del Chievo e dato una scossa, ha garantito nuovi punti di riferimento per alzare il baricentro del Toro, ha fatto la punta all’attacco e dato profondità e peso alla manovra. E il Gallo, al suo fianco, si è improvvisamente rivitalizzato nell’efficacia. Perché da quando Zaza è entrato, dopo pochi minuti della ripresa al posto di Lukic, Belotti si è scoperto più libero e leggero, meno oppresso e congestionato nell’imbuto tattico altrui. I due han cominciato a suddividersi le marcature, come se ad Atlante avessero dato un aiutante per sostenere la volta celeste, nel mito. Mazzarri è transitato dal 3-5-2 al 3-4-1-2, spostando sulla scacchiera Iago Falque dietro ai due attaccanti italiani. Il resto della squadra ha ugualmente ben gestito l’equilibrio tattico. Bingo: il rischio controllato, mirato, studiato nei giorni precedenti al Filadelfia ha trasformato il Toro e lo ha reso vincente. E se Belotti ha potuto inserire una marcia dopo l’altra, nella fuga fighissima per i cuori granata, quella dell’1 a 0, è anche perché Zaza aveva già ripetutamente aperto spazi, e confuso più di un avversario. E al dunque si è pure posto bene per il duetto volante: il suo triangolo col Gallo è entrato nella serratura della difesa di Di Carlo come una chiave persino lubrificata. E infine Belotti ha aperto il portone, con quella bomba di destro dai 25 metri. Come una finestra spalancata in un secondo su tutto un nuovo panorama. Che poi si è arricchito dell’altra botta di Rincon. E, alla fine, di un colpo di mano proprio di Zaza: degno di una volpe in un pollaio. Colpo di testa in anticipo su Andreolli. Altra fuga, seppur più ristretta nella geografia del campo. E diagonale di sinistro a bucare Sorrentino.

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