Mazzarri: «Zaza vuole spaccare il mondo, il Grande Torino sarà il fortino dei nostri successi»

Contro il Cagliari tocca al lucano, con Belotti squalificato. Serve il successo per continuare a inseguire l'Europa
Mazzarri: «Zaza vuole spaccare il mondo, il Grande Torino sarà il fortino dei nostri successi»© Getty Images

TORINO - C’è il Cagliari di Maran lungo la strada, ancora lunga per quanto ben segnata, che potrà condurre i granata in Europa. «Il Cagliari mi piace, gioca bene, Maran è stato bravo ad aver dato una
precisa identità alla squadra - il giudizio di Walter Mazzarri sui rossoblù -. Penso abbiano raccolto meno di quanto avrebbero meritato, per quanto siano quasi salvi. Attaccanti come Pavoletti e Joao Pedro sono importanti, e le qualità di Barella le conosciamo tutti. Hanno una manovra ariosa: non dovremo farli giocare e al contrario imporre il nostro ritmo».

L'ALTRO GALLO - Senza Iago Falque infortunato - lo spagnolo si sta ancora sottoponendo a terapie dopo lo stiramento al collaterale mediale del ginocchio sinistro - e con Belotti squalificato domani al centro dell’attacco ci sarà Zaza: «Non deve essere autolesionista, magari mettere il gomito alto e farsi fischiare fallo contro. Vuol spaccare il mondo. Giochi sereno, sa cosa fare in entrambe le fasi: non gli resta che restare calmo e aiutare la squadra a vincere». Con quattro gare in casa e tre fuori sarà in larga parte dal Grande Torino, che passerà la qualificazione alla prossima Europa League: «Spero saranno in 26 mila a sostenerci - continua il tecnico granata -. Lo stadio di casa in questo finale di stagione deve diventare il fortino all’interno del quale costruire i nostri successi. Damascan? Doveva crescere fisicamente e l’ha fatto allenandosi duramente. E’ un ragazzo sveglio, in gamba, visto che in attacco siamo pochi potrebbe esordire, per quanto davanti a lui ci siano altri giocatori, per meriti acquisiti durantel’annata».

IL MURO - Mazzarri concentra poi l’attenzione sulla fase difensiva, indubbiamente positiva per un Toro che ha il reparto meno battuto, nel 2019: «Calma con le statistiche, visto che venivamo da un filotto di ottime prove difensive, ma col Bologna abbiamo preso 3 reti in una sola partita. Comunque è sintomo del fatto che stiamo facendo un lavoro organico. Adesso, però, dobbiamo essere più cinici sotto porta, ci tocca sempre costruire un po’ troppo, per andare in gol». Già, come ha dimostrato il recente 0-0 di Parma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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