Tragedia di Superga, Mattarella: «Pagina indelebile della storia della nostra Repubblica»

Il Presidente della Repubblica ha voluto ricordare gli eroi del Grande Torino a 70 anni dallo schianto sulla basilica che sancì la fine di una squadra stellare
Tragedia di Superga, Mattarella: «Pagina indelebile della storia della nostra Repubblica»© Getty Images

TORINO - A 70 anni dalla strage di Superga, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare gli eroi del Grande Torino: «La tragedia di Superga, nella quale persero la vita i campioni del grande Torino e quanti si trovavano con loro sull'aereo che li riportava a casa dopo la trasferta di Lisbona, è una pagina indelebile della storia della nostra Repubblica e non soltanto del calcio italiano. Enorme fu l'emozione che immediatamente suscitò quello spaventoso incidente».

«Spontanea divenne tra gli italiani la condivisione del lutto per le vite spezzate di quei giovani, i cui volti erano un simbolo dello sport e, per questo, rappresentavano anche un segno della rinascita del Paese dopo gli orrori della guerra. Ma la memoria di quella squadra è rimasta viva, e anzi si è rafforzata nel tempo. Ancora oggi - continua il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - dopo 70 anni, il Torino di capitan Valentino Mazzola è ricordato come una delle compagini più forti, come un esempio di vigore agonistico, di eccellenze individuali che moltiplicavano le qualità collettive. I record raggiunti sono divenuti un mito calcistico per tutti i tifosi, non solo per quelli granata».

EROI IMMORTALI - «Nel giorno dell'anniversario - aggiunge Mattarella- desidero anzitutto esprimere la mia vicinanza ai figli e ai nipoti delle vittime. Al suo club e alla città di Torino spetta il compito di continuare a trasmettere la memoria di quella squadra straordinaria e, con essa, i tanti valori positivi che testimoniava. Per tutto il movimento calcistico è comunque un'occasione per riflettere sul proprio futuro, per far sì che i veloci, profondi cambiamenti di cui siamo partecipi non disperdano mai quei valori di autenticità, di rispetto, di lealtà nella competizione, di passione sincera e popolare, che costituiscono la bellezza dello sport»

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