Mazzarri: «Col Sassuolo voglio un Toro cattivo, concreto e concentrato»

Il tecnico granata: «Nelle ultime cinque giornate sarebbe importante la contemporaneità, per chi ha ancora obiettivi da inseguire. Sarebbe più regolare per tutti»
Mazzarri: «Col Sassuolo voglio un Toro cattivo, concreto e concentrato»© Marco Canoniero

TORINO - Tre giornate alla fine del campionato per i granata a caccia di un posto nelle coppe internazionali: domani primo appuntamento, al Grande Torino, contro il Sassuolo di De Zerbi.

L'ATTEGGIAMENTO - «Il Sassuolo è tra le società più importanti in Italia, considerate le disponibilità del patron e il valore della rosa - attacca Mazzarri -. Ha giocatori di alto livello: Sensi, Boga che è un ragazzo di grande prospettiva, lo stesso Berardi. Noi dovremo fare benissimo tutto. Voglio una squadra cattiva e concreta, concentrata e che non dia vantaggi all’avversario: nel girone di ritorno è successo spesso, abbiamo avuto una crescita più rapida di quello che mi sarei atteso, per quanto ci sia da migliorare ad esempio nella gestione del risultato. Va tenuto sempre lo stesso atteggiamento, che si sia in vantaggio o sotto nel punteggio».

VITALITA' - La prova dell’andata ha lasciato a lungo l’amaro in bocca, a Mazzarri: «Sì, quel gol subito al 94’ ha avuto il sapore della beffa. La lite tra Rincon e Sirigu? Ecco perché non si fanno allenamenti a porte aperte: nel calcio sono cose normali, in altre squadre che ho allenato era anche peggio. Io voglio fare allenamenti come fossero partite: quindi ci sta che un giocatore, preso dal risultato della partitina, possa arrabbiarsi. Mi va bene, è un segno di vitalità». Il tecnico granata, che per domani ritrova Iago Falque («Non ha i 90’ nelle gambe, vediamo se giocherà dall’inizio o se subentrerà», spiega Mazzarri), pone l’accento sul calendario: «Nelle ultime cinque giornate sarebbe importante la contemporaneità, per chi ha ancora obiettivi da inseguire. Sarebbe più regolare per tutti. Così come spero, nella prossima stagione, di non dover scendere in campo altre cinque volte alle 12.30: è un orario che piace a pochi, soprattutto se si affronta la partita per provare a vincerla». Esattamente ciò a cui domani punterà il Toro

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