Torino, con Pereyra ora si scaldano Grujic e Krunic

L’argentino del Watford rimane l’obiettivo principale. Occhio al bosniaco dell’Empoli e al serbo del Liverpool
Torino, con Pereyra ora si scaldano Grujic e Krunic

TORINO - Le trattative per l’Europa. Il Toro si muove su più fronti per mettere a disposizione di Mazzarri una squadra ancora più forte. Cairo ha promesso due innesti più la conferma di tutti i big. E questo è il primo segnale forte della campagna acquisti granata che è cominciata con queste certezze. 

Sogno Pereyra

Si sa, da sempre, che il giocatore pre ferito da Walter Mazzarri è l’argentino Pereyra del Watford. Centrocampista che il tecnico granata conosce bene per averlo allenato nella stessa società di Premier. Il Watford non partecipa alle coppe e, di conseguenza, la sua cessione è possibile. Su di lui ci sono diverse squadre, ma il fatto che tra il giocatore e Mazzarri ci sia un buon rapporto lascia aperta la porta alla speranza. La sua valutazione la scorsa estate era di oltre 30, 35 milioni: una cifra che vale anche adesso. Ovviamente l’operazione è tutt’altro che semplice da realizzare ma Cairo ci proverà di nuovo e, stavolta, con più forza del passato. Intanto ha incassato 15 milioni dal Rennes per Niang, 6,5 per Ljajic e 2 da Avelar. E fanno 23,5. Con questa cifra sarà più facile tentare di convincere i Pozzo. Intanto per la mediana inseriamo altri due nomi. Uno è un vecchio pallino. L’altro è una recente tentazione. Il primo porta a Empoli: si tratta di Rade Krunic, 25 anni, bosniaco. E’ retrocesso all’ultimo minuto con la sua squadra, ma è sempre stato uno dei migliori, tra i toscani. Già la scorsa estate Petrachi aveva tentato di prenderlo per poi svoltare su altri obiettivi. Adesso è tornato di moda, e Mazzarri lo accoglierebbe volentieri. Difficilmente il giocatore resterà a Empoli, quindi lo inseriamo tra gli obiettivi non impossibili da acquistare. L’ultima idea è Marko Grujic, serbo, di proprietà del Liverpool e con caratteristiche diverse dal sudamericano. Pereyra è una mezzala offensiva che può trasformarsi anche in trequartista, il serbo invece è un “centrale” abile nell’interdizione e con una certa confidenza con il gol: cinque le reti realizzate nell’ultima stagione con l’Herta Berlino, formazione in cui ha militato con buoni risultati. 

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