Moretti: "Vi svelo perché ho deciso di fare il dirigente. Grazie Toro"

L'ex difensore dei granata, oggi team manager, collaboratore di Mazzarri, uomo di fiducia della società e amico dei giocatori: "Il campo? Un po' mi manca. Ma sono soddisfatto della scelta che ho fatto perché è un bel lavoro"
Moretti: "Vi svelo perché ho deciso di fare il dirigente. Grazie Toro"© LAPRESSE

BORMIO - Eccolo Emiliano Moretti, la bandiera granata che continua a sventolare con ancora più forza. Non più in campo ma a fianco dei suoi ragazzi in qualità di team manager, collaboratore di Mazzarri, uomo di fiducia della società, amico dei giocatori. Quello che ci voleva per compiere un nuovo salto di qualità a livello societario. "Sono contento, sono a casa, sto lavorando con un gruppo di persone valide. E li ringrazio. Perché io chiedo, faccio domande, cerco di imparare e loro sono gentilissimi e disponibili a dare una risposta ai miei dubbi. Il campo? Un po' mi manca. Ma sono soddisfatto della scelta che ho fatto perché è un bel lavoro. Completamente diverso da quello di prima, ci sono tante sfumature da imparare. Per fortuna attorno a me ci sono persone valide che mi stanno indirizzando". Cambiare idea? "No, non scelta ragionata e adesso ne sono ancora più convinto. La notizia dell'Europa mi ha entusiasmato e sono felice di viverla con il nuovo ruolo".

Moretti: "Allenare? Non me la sento, ho preferito fare un percorso diverso"

E si entra nel cuore del discorso. "Dopo la notizia stupenda dell'Europa si deve passare al lavoro. Perché affronteremo squadre organizzate, già in forma, quindi bisogna darci dentro. Non è facile, l'attenzione dovrà essere massima". "Allenare? Non me la sento, ho preferito fare un percorso diverso. Con Mazzarri è bello lavorare, ti accorgi che tutto quello che fa ha un senso. E da dirigente te ne rendi conto ancora di più. Non mi resta che imparare. Io parto da zero. Parto dall'aver fatto una carriera da calciatore e quindi dev fare un passo per volta".

L'ultima partita da calciatore contro la Lazio

Si parla della sua ultima partita da calciatore contro la Lazio. Si emoziona, gli vengono i brividi. Una partita che non ha voluto giocare dall'inizio. "E' stata una decisione presa a freddo, uno deve valutare quello che è meglio o peggio del gruppo. E io in quelle condizioni emotive non sarei stato utile, non sarei stato in grado di concorrere con un compagno. Ed è stato giusto così. E poi solo ora rivedo le immagini di quella partita e di quella festa, tutto indimenticabile".

Moretti e il Var

Si tocca un argomento toccante: il Var. "Quello dell'arbitro è un compito difficile. Se dovessi scegliere se fare l'allenatore o l'arbitro sceglierei di fare l'arbitro. Torno al passato. Io nelle ultime partite, con il Cagliari, ho avuto da ridere con l'arbitro. E ho sbagliato. Ma guardiamo avanti. In questi anni siamo cresciuti molto e lo si vede dal fatto che tutti i nostri grandi giocatori restano con entusiasmo. Merito della società che in questi anni ha lavorato molto e bene. Il mio obiettivo? Essere utile".

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