Torino, Ansaldi: "Mai visto un gruppo così compatto"

L'argentino: "Questi ungheresi del Debrecen sono tosti fisicamente, corrono molto e tecnicamente non sono male. Noi dovremo scendere in campo concentrati per vincere sia la sfida d'andata sia quella di ritorno. Non possiamo farci scappare un'occasione del genere"
Torino, Ansaldi: "Mai visto un gruppo così compatto"© LAPRESSE

BORMIO - Qualche ora di relax per i granata quassù a Bormio in Alta Valtellina ma al pomeriggio di nuovo tutti in campo. Il tempo corre così come corre il Toro che si sta preparando alla sfida del 25 luglio contro (a meno di clamorose sorprese) il Debrecen che ha rifilato tre reti agli albanesi del Kukesi. Una partita, questa, che tutti i granata, assieme a Mazzarri, hanno seguito con grande attenzione. Anche Ansaldi, uno dei leader del gruppo, uno abituato a giocare certe sfide europee. "Li abbiamo visti, certo. Questi ungheresi sono tosti fisicamente, corrono molto e tecnicamente non sono male. Noi dovremo scendere in campo concentrati per vincere sia la sfida d'andata sia quella di ritorno. Non possiamo farci scappare un'occasione del genere. Il gruppo è fantastico, siamo forti, svolgiamo gli allenamenti con grande entusiasmo e voglia di far bene. E' questo lo spirito giusto. Gioco da 14 anni, ho frequentato tanti spogliatoi ma non ho mai visto un gruppo compatto come questo. Possiamo toglierci tante soddisfazioni e lo abbiamo dimostrato lo scorso anno nel girone di ritorno. All'inizio avevamo tanti ragazzi nuovi e in casi del genere ci vanno cinque-sei mesi per carburare. Così è stato, alla fine siamo usciti alla grande. Ma non dobbiamo fermarci qui, siamo ancora più forti".

C'è grande entusiasmo all'interno del gruppo. I 18 gol rifilati ai dilettanti della Bormiese confermano che la preparazione di Mazzarri, molto diversa rispetto sl solito, sta dando i suoi frutti. La squadra è veloce, i muscoli non sono imballati. "Anche perché - conclude Ansaldi - tutti noi in vacanza ci siamo allenati. E nel momento in cui è arrivata la notizia del ripescaggio in Europa lo abbiamo fatto ancora di più. Oramai siamo abituati a soffrire ma lo facciamo con grande entusiasmo".

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