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TORINO - Un po’ ha temuto, in coda all’estate, che quanto messo nel Toro non fosse bastato. Qualche gol, alcuni cross trasformati in oro da Belotti e non solo, tanta generosità, un rapporto autentico all’interno dello spogliatoio. Elementi che De Silvestri ha ritenuto sufficienti, per un rinnovo che tardava. Nella seconda metà di agosto, negli ultimi giorni in verità, Cairo e Bava erano concentrati sugli obiettivi in entrata, oltreché coinvolti loro malgrado nella vicenda Nkoulou. Chiuse le porte del mercato, che a Verdi, Laxalt e Ujkani hanno spalancato le porte della casa granata, la dirigenza ha però deciso di intavolare un discorso impostato da tempo. Gli elementi di cui sopra, in effetti, bastano eccome per guadagnare altri due anni di contratto, portando l’attuale, in scadenza a giugno, al 2022. Poi si vedrà, per un giocatore che a maggio ha compiuto 31 anni e che, nel caso, dovrà ridiscutere i termini del prolungamento a 34.
Firma in arrivo
Ciò che conta è che a inizio settimana, si parla di martedì prossimo, il giorno dopo il Lecce, De Silvestri metterà una firma importante, quella che gli potrà permettere di tagliare il traguardo delle sei stagioni, nel Toro. Dove si è ritagliato un ruolo da protagonista soprattutto nelle ultime due annate: al primo anno le presenze in campionato sono state 16, al secondo 35 condite da 5 reti (2 le marcature in Coppa Italia per un totale di 7 gol, nel 2017-’18), al terzo 32 con 2 reti.
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