Un buon Toro ferma il Napoli sullo 0-0 e riparte

La squadra di Mazzarri migliora nella ripresa e sbaglia anche qualche contropiede di troppo. Llorente entra nel secondo tempo ma non riesce a superare la difesa granata. E Iago...
Un buon Toro ferma il Napoli sullo 0-0 e riparte© FOTO MOSCA

TORINO - Primo pari stagionale e prima gara chiusa senza subire gol: più luci che ombre, in un Toro ben disegnato da Mazzarri, eclettico secondo previsioni nel modificare a ripetizione lo spartito. Dopo lungo tempo si rivede in campo Iago Falque, subentrato al pari di Meité che, questa volta, entra con il giusto atteggiamento. 

LE SCELTE - Confermate le indicazioni della vigilia, con Lyanco che completa il terzetto difensivo e Lukic piazzato nel cuore della mediana. Nel Napoli la sorpresa è rappresentata da Lozano, inizialmente schierato alto a destra al posto di Callejon (che entrerà nella ripresa). Ma la prima minaccia a Sirigu - parata in angolo al 9’ - è portata da Fabian Ruiz con un tiro di destro che non è il piede ideale, per lo spagnolo. Sulla seguente battuta dall’angolo Lozano alza di testa. Il Napoli ha un tasso tecnico migliore dei granata e ha un possesso palla superiore, ma il Toro riesce comunque in alcune ripartenze con allegati pericoli per Meret. Il quale al 15’ vede sfilare appena a lato una conclusione di Verdi su invito di Rincon, con i granata in fase di tre contro tre, nei pressi dell’area azzurra. Al 23’ è la volta di Zielinski, a impensierire con un tiro dai 20 metri Sirigu (l’azzurro intercetta). Brivido lungo la schiena dei granata, Mazzarri in testa, un minuto più tardi: il pallone tagliato da Insigne è velenosissimo, col minimo scarto il ritardo all’appuntamento di Fabian Ruiz. Il lavoro del tecnico toscano sulle palle da fermo emerge al 27’, quando Verdi conquista e batte una punizione che favorisce il taglio di Rincon: colpo di testa sopra la traversa. Deliziosa, al 28’, la giocata di Mertens che prova a replicare un gol segnato in un Napoli-Toro 5-3 del dicembre 2016. Questa volta, ma è questione di centimetri, il pallone esce alla destra della porta granata. Il boccone più ghiotto per il vantaggio è cucinato da Ansaldi allo scadere della prima frazione: il radente dell’argentino è destinato a fil di palo, ma Meret è reattivo e sventa.

GRANATA SU - La ripresa si apre ancora con il sudamericano, al solito tra i granata più continui, protagonista: cross per Rincon che schiaccia di testa, Meret controlla. Belotti è invece in evidente posizione di fuorigioco quando raccoglie l’invito di Verdi e batte il portiere del Napoli. Si resta sullo 0-0, con il Toro che rispetto all’andamento del primo tempo ha però una presenza più costante, nella metà campo avversaria. Al 12’ Ghoulam aggancia Izzo in area, Doveri sorvola, ma il contatto sembra evidente. Mentre nel Napoli ancora una volta esce Insigne - l’attaccante dà il cinque ad Ancelotti, ma l’espressione è molto tirata, al suo posto entra Llorente - i granata mantengono alto il baricentro è, al 23’, vanno vicini al vantaggio con Belotti che rovescia fuori di poco. Grave l’errore di Lyanco, un minuto più tardi: il brasiliano perde Llorente, solitamente letale nel gioco aereo, ma questa volta impreciso nel mettere alto da ottima posizione (il cross è di Di Lorenzo). Il Toro continua a funzionare anche grazie alla lettura tattica di Mazzarri, che come si diceva ha più volte modificato il quadro, per non lasciare riferimenti ad Ancelotti.
Importante la chance per Ansaldi, a metà tempo: calcio da ottima posizione, Luperto con la spalla mette in angolo. Sugli sviluppi del quale Izzo alza di testa. Proteste anche del Napoli, a 10’ dalla fine, quando si invertono le parti e il centrale granata mette una mano sulla spalla di Ghoulam nell’area di Sirigu, anche in questo caso Doveri lascia correre. Il risultato non si modifica: il Napoli stacca di un punto la Roma, il Toro si affaccia alla sosta a quota dieci (tre vittorie, tre ko e un pari, fin qui).

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