Torino, pugno duro di Mazzarri: 15' di fuoco

Il tecnico striglia la squadra. Contro il Cagliari novità per svoltare: ecco il tridente
Torino, pugno duro di Mazzarri: 15' di fuoco© Getty Images

TORINO - Sempre 15, con Mazzarri: 15 minuti. La durata dell’intervallo di una partita, quando il tecnico si trova davanti troppo spesso una squadra sotto nel risultato e abulica. E lui deve scuotere, diciamo così, corpi e muri. Per cercare di ripulire le teste. E rimandare in campo un’altra versione del Toro: riconoscibile. Era successo contro il Milan, per esempio. Con la vittoria in rimonta nella ripresa. O contro il Napoli: con un Toro in crescendo, dopo, e portatore sano, cioè coraggioso, di un pareggio confortante e pesante. Anche a Udine abbiamo visto due Tori diversi, dal primo al secondo tempo: il nulla prima, comunque una reazione dopo, per quanto non soddisfacente. Sono poi arrivate le occasioni per pareggiare, però non il gol.  I 15 minuti canonici di Mazzarri, insomma. Il tempo di un’incazzatura solennemente esposta e di una revisione degli attributi e delle motivazioni. E della ricarica delle batterie cerebrali. E i 15 minuti di Mazzarri sono andati in onda anche ieri, alla ripresa degli allenamenti, dopo il (nuovo) flop di Udine. Come preannunciato, il tecnico ha radunato la squadra e per un quarto d’ora ha parlato a tutti con vigore e ardore.

Durezza e severità. Chiarezza e forza. Quindici minuti bollenti, se preferite tarare il meteo del Filadelfia sulla temperatura dell’acqua e non delle fiamme della caldaia. Dentro alla palestra, lui e i giocatori: e nessun altro. Cairo e Bava erano assolutamente d’accordo sulla strategia: avanti nella fiducia per l’allenatore, ritenuto in grado di risolvere le grane progressive e quelle incombenti (il prossimo trittico in una settimana, dal Cagliari alla Juve passando per la Lazio). Bava ha seguito come sempre l’allenamento, dopo: testimoniando in forme diverse la fiducia sua, di Cairo e della società tutta in Mazzarri. La fiducia ragionata di cui si disquisiva ieri, in attesa degli eventi e di una svolta. Cairo, dal canto suo, è stato ripetutamente e debitamente informato. E’ pronto anche a compiere un blitz da Milano al Fila, tra domani e venerdì, se necessario. Per parlare anche lui alla squadra. E levare ogni possibile alibi.

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