© Marco Canoniero
TORINO - Da un lato verrebbe da dire: «Non ci voleva, non adesso che in attacco è emergenza totale». Dall’altro, il realismo si cala alla perfezione sul presente: «Tanto non avrebbe comunque giocato, hanno trovato la scusa buona», ironizzano amaramente i tifosi sui social. Yin e Yang, parlando di Vincenzo Millico, non trovano mai un punto di incontro. Perché la speranza di vederlo in campo da parte del popolo granata cozza con la prudenza di Walter Mazzarri, ancora poco propenso a rischiarlo dal primo minuto. Difficilmente lo avrebbe fatto stavolta, in vista di Toro-Fiorentina: troppo grande è ancora la tentazione del tecnico di dare spazio all’attacco leggero, che più leggero non si può, formato da Simone Verdi e Alejandro Berenguer. Manca Andrea Belotti, ma per Millico ancora non c’è spazio. E anche il fato ci ha messo il suo bel carico: risale all’allenamento di ieri la fitta al gluteo avvertita dal ragazzo e comunicata laconicamente dal Torino nel tardo pomeriggio. Nulla di serio, almeno stando alle prime impressioni, ma il problema accusato da Vincenzo rappresenta un ostacolo evidentemente insormontabile in merito alla sua disponibilità contro la Fiorentina.
Torino, un attacco senza punte
Emergenza da codice rosso, dunque, in vista della sfida contro i viola: manca l’infortunato Andrea Belotti, non c’è lo squalificato Simone Edera, si complica la possibilità di vedere Millico e c’è pure la grana Simone Zaza, che vive il presente da separato in casa dopo la collisione con Mazzarri. Ci sono Verdi e Berenguer sui quali poter fare affidamento. C’è poi la carta Parigini, spendibile anche sulla trequarti. E può spuntare persino l’ipotesi di una convocazione di Nicola Rauti dalla Primavera, che però a quel punto sarebbe costretto a saltare il derby contro la Juventus di domani alle 13. Insomma, lo stop di Millico è un problema.
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