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TORINO - Andrea Belotti sempre al centro del Toro. Per il presente e per il futuro. Cominciamo dall’attualità: l’attaccante anche ieri ha svolto un lavoro personalizzato per cercare di recuperare per la trasferta di domenica (all’ora di pranzo, ore 12.30) di Verona. Il piano di Mazzarri e del suo staff è chiaro: provare a schierarlo dal primo minuto e poi sostituirlo, in caso di necessità, a partita in corso e non invece portarlo in panchina per poi buttarlo nella mischia nei minuti finali, giocandosi già un cambio praticamente dichiarato in partenza. Quindi si lavora e si lavorerà per avere il Gallo a disposizione dall’inizio. Il capitano ce la metterà tutta, non vede l’ora di tornare a riprendersi il posto per portare il Toro in alto. Anche da “infortunato”, comunque, è stato importante. Nello spogliatoio ha sempre caricato i compagni. Punto di riferimento, dunque, di cui nessuno può fare a meno. E quando tornerà a segnare come ha fatto in questo inizio di stagione (19 gol tra campionato e preliminari di Europa League), per i granata tutto diventerà più facile.
LA MOSSA: 2023 - Belotti per il presente e per il futuro: come risorsa tecnica o, alla peggio, finanziaria. Il presidente Urbano Cairo, infatti, vuole dare un segnale forte: sarà il capitano il primo a discutere un prolungamento di contratto dopo il congelamento dei rinnovi in questi autunno triste, a partire da quello di Mazzarri. Il presidente intenderebbe così far capire a tutto il gruppo che, comunque vadano le prossime partite, l’obiettivo Europa non cambia, anche per i prossimi anni. Il progetto è di allungare il rapporto col Gallo di una stagione, fino al 2023.
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