È un Toro senza difese. Granata rimandati tra casi e amnesie

Tra retroguardia ballerina, ammutinamenti e tensioni i granata confermano i loro limiti di testa e personalità
È un Toro senza difese. Granata rimandati tra casi e amnesie© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

TORINO - Un po’ è la difesa, un po’ la fase difensiva, poi ci sono gli ammutinamenti, gli arbitri con le loro interpretazioni diverse di episodi uguali (De Ligt e Bremer, per portare un freschissimo esempio), le contestazioni: in poche parole dal Toro se n’è volata via quella tranquillità che fino a qualche mese fa accompagnava i granata. A Verona puniti tre volte, dopo che al Bentegodi si erano presentati con sul groppone sì le tre pere infilate dall’Inter, ma pure con la sola rete subita nelle tre gare vinte prima e dopo la bambola con i nerazzurri: Brescia e Genoa là, Fiorentina in casa. Tutto è successo senza manco dare il tempo di pensarci troppo su, col Verona: un rigore trasformato da un centravanti che fu assai prolifico (ma l’altro ieri ha segnato il suo primo gol stagionale, va da sé) e che adesso dà una mano: a 35 anni e mezzo è stato rivitalizzato come troppi altri dai granata, spaccando la partita anche con la battuta respinta dal palo e infilata in rete da Verre. Da canto del cigno o quasi, la doppia prodezza di Pazzini (il rigore trasformato lo porta al 60° posto della classifica perpetuta dei bomber di serie A, a quota 112 reti e alla pari di Edinson Cavani, Riccardo Carappelese, Giovanni Ferrari e Sergio Pellissier. Tra i giocatori in attività il migliore è Fabio Quagliarella che, con 156 gol, occupa il 19° posto).

DALLA CONFERMA AL RIMPIANTO - Sta di fatto che - tornando ai guai inattesi che il Toro si trova ad affrontare dopo la trasferta in Veneto - rientra sovrano il terzo gol subìto, dai gialloblù: a firma Stepinski, il terzo subentrato apposta per battere Sirigu, domenica all’ora di pranzo. Un’azione, letta malissimo da Ola Aina che non segue la linea per il fuorigioco e tanto meno marca l’attaccante polacco, che ha affossato le speranze di rincorsa ai primi posti della classifica ripotando il Toro al groviglio iniziale.

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