Torino, perso un altro: Poveda al Leeds

L’ala del City sceglie un’offerta più gratificante dalla B inglese. Bonifazi è ancora sospeso tra Spal e Bologna
Torino, perso un altro: Poveda al Leeds

Semplice, la fotografia del mercato granata: zero uscite e zero entrate. Tra le 20 di A il Toro è l’unico club a essere rimasto fermo, escludendo le partenze di Buongiorno passato al Trapani e di Rauti che ha rinforzato il Monza. Trattasi, comunque, di due giocatori della Primavera saltuariamente aggregati alla prima squadra.

Poveda, sorpasso Leeds

In compenso, nella giornata di ieri, si è registrato il sorpasso del Leeds al capitolo Poveda. L’esterno offensivo di sangue colombiano, ma con cittadinanza inglese, nei giorni scorsi aveva visitato le strutture del club granata e aperto alla possibilità di trasferirsi a Torino. Si sa però che i tempi, nelle trattative, hanno un peso: si può aspettare enella speranza che il prezzo di un giocatore cali (e non è stato il caso di Verdi), o privilegiare l’uscita prima di muoversi in entrata. «Siamo in tanti, prima ci occupiamo delle uscite, poi vedremo», la linea tracciata da Cairo. E così il Toro ha atteso di piazzare Parigini al Genoa, prima di chiudere per Poveda. Qualcosa, a meno di ribaltoni che possano condurre il diciannovenne da Mazzarri, è però andato storto. Nello specifico con il Genoa si è andati per le lunghe: il ballo per l’inserimento nella trattativa di due Primavera rossoblù ha frenato l’operazione, consentendo che in pista entrasse il Leeds. Il club della Championship, la serie B inglese, ha preso sotto braccio Poveda infilandosi nell’indecisione granata, soprattutto offrendogli ben di più. Non sarebbe magari stato il colpo da novanta utile a dare una svolta al Toro, però poteva valere la pena investire circa 400 mila euro per l’ingaggio di un calciatore in scadenza di contratto, con il City. Al quale sarebbe andato poco più che l’indennizzo previsto. La questione Poveda non investe comunque Parigini, destinato a stretto giro di posta al b (anche qui salvo sorprese). Tenere in rosa un elemento mai utilizzato da Mazzarri avrebbe infatti poco senso.

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