Longo all’esordio: "Toro nuovo: gioco, corsa, ferocia! Imponiamoci sulla Samp"

Il tecnico alla vigilia del debutto, dopo l’esonero di Mazzarri: "Dobbiamo mostrare personalità, fare la partita, meritare l’entusiasmo dei tifosi. Tocca a noi, ora. Sì, un giorno porterò la squadra a vedere il Museo del Toro"
Longo all’esordio: "Toro nuovo: gioco, corsa, ferocia! Imponiamoci sulla Samp"© LAPRESSE

TORINO - Domani Torino-Samp: domani il debutto di Moreno Longo da allenatore del Toro. Lunga conferenza stampa della vigilia (domani sull’edizione cartacea di Tuttosport tutti i dettagli e i commenti) e una serie di principi chiari, anche se il tecnico lavora in granata solo da martedì scorso. Tuttavia vuole che già domani la sua mano cominci a vedersi. Sintetizziamo i passaggi chiave, dettati da un allenatore che ha mostrato grande determinazione e idee molto precise: "Dobbiamo cercare di dare subito una nostra impronta al match. Un’idea di gioco che cercheremo di sviluppare sempre di più in futuro. Un cambio, una risposta di personalità, insomma. Ci aspettiamo uno stadio caldo, perché so bene cosa può dare il tifoso granata al Toro. Ma tutto questo entusiasmo va ricambiato con prove all’altezza. Starà a noi, quando entreremo in campo. I sorrisi aiutano, ma vanno anche conquistati e meritati di partita in partita. Lo sappiamo tutti bene questo. La squadra ha dato massima disponibilità nel lavoro. I presupposti iniziali positivi ci sono. Ricerca del gioco, riconquista alta della palla e calcio offensivo sono una sinfonia positiva per le mie orecchie. E’ quello che mi piace da sempre. Ma poi bisogna anche avere i giocatori giusti, per poterlo fare. Devo capire che cosa può fare questa rosa, non voglio servire proposte errate, l’intelligenza sarà trovare il gioco migliore per questo tipo di rosa. Spero che la mia mano si veda il più in fretta possibile. Cercheremo anche di alzare l’intensità atletica, lo abbiamo anche già fatto in questi primi allenamenti. E lo faremo sempre di più in futuro. Voglio una squadra con motivazioni feroci".

Poi, in sintesi: una serie di elogi concreti su Sirigu e Belotti, il racconto dei genitori emozionati in tribuna al Filadelfia per il primo allenamento a porte aperte del loro Moreno, l’utilità dell’arrivo di Antonino Asta come collaboratore tecnico, la conferma di un retroscena già rivelato nei giorni scorsi da Tuttosport ("Sì, al momento giusto porterò tutti i giocatori a vedere il Museo del Toro, come già facevo con la Primavera, perché si comprenda sempre meglio cosa significhi indossare la maglia granata") e un ringraziamento finale, globalizzato: "A tutti coloro che mi hanno scritto in privato o sui social. Ma non ho avuto tempo per rispondere, per scrivere grazie a tutti. Scusatemi, credetemi. Mi auguro di poter ricambiare, dando ciò che loro si aspettano".

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