Coronavirus, Rincon: "Riprendere a giocare? Ora è impensabile"

Il venezuelano del Torino: "E' anche questione di rispetto: troppi morti"
Coronavirus, Rincon: "Riprendere a giocare? Ora è impensabile"© Marco Canoniero

ROMA - "Non posso pensare oggi di riprendere a giocare quando sento che muoiono centinaia di persone in Italia ogni giorno. Mi sembra anche una mancanza di rispetto. Per dirla tutta non sono nemmeno sicuro che si possa riprendere questo campionato". Il calciatore venezuelano del Torino Tomas Rincon, che ha aperto una raccolta fondi ("per aiutare gli italiani bisognosi"), al telefono con l'ANSA esprime forti perplessità sul ritorno in campo della Serie A. "Ci sono interessi delle società e lo capisco, noi siamo disposti a tornare quando però ci saranno le condizioni di salute, oggi non si può" aggiunge Rincon. 

Venezuela, tieni duro

"Alla gente del mio Venezuela dico di stare a casa, perché il coronavirus non può proprio essere sottovalutato. Purtroppo, anche alla luce della crisi economica, cominciano a mancare delle cose e c'è il rischio che le persone si muovano: però tenete duro e state a casa". A un popolo provato come quello del paese latinoamericano, il connazionale di successo Tomas Rincon fa un appello chiaro. Certo che "questo brutto periodo passerà, e ne usciremo tutti". "In questi giorni penso a chi ha perso il lavoro - dice all'ANSA Rincon - Non parlo della situazione politica venezuelana, anche se stiamo passando l'era più difficile della nostra storia recente. Il virus è arrivato e questo aggrava la crisi, la gente sta a casa, non lavora, manca la luce: le due cose sommate rendono tutto più difficile".

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